Spesso in base alla regione in cui si vive, lo stesso vegetale assume nomi differenti. Tuttavia andando alle origini botaniche di ognuno si può risalire alle eventuali similitudini o differenze. Oggi parleremo delle cime di rapa e dei broccoletti: sono diversi o sono la stessa cosa?
In Puglia non abbiamo dubbi le cime di rapa sono alla base della nostra cucina invernale. Basti pensare che uno dei piatti pugliesi più famoso è proprio le orecchiette con le cime di rapa. Ma non solo, le utilizziamo come ripieno per i panzerotti, per le pizze, li mettiamo sott’olio o semplicemente le saltiamo in padella. Di questa pianta comunque esistono varietà differenti che portano delle infiorescenze più o meno grandi (l’infiorescenza non matura è la parte che viene chiamata cima di rapa). Basterà però spostarci qualche chilometro a nord ed arrivare in Campania e nel Lazio per trovare un’altra denominazione della stessa pianta o per lo meno così sembra: i broccoletti.
Nel napoletano sono molto famosi i friarielli e i broccoletti. I friarielli sono le foglie tenere della stessa pianta, i broccoletti le infiorescenze. Ma i broccoletti e le cime di rapa sono la stessa cosa o no? Per rispondere a questa domanda dobbiamo risalire al nome botanico di ognuna delle piante. In entrambi i casi la pianta è la Brassica Campestris. Quindi possiamo dire che broccoletti, friarielli e cime di rapa appartengono tutte alla stessa pianta. Nonostante ciò ci sono alcune differenze che ne determinano i vari nomi. Andiamo in ordine di raccolta, si perché il tempo di coltivazione farà si che il sapore e la consistenza di ogni parte sia differente.
I friarielli sono i primi ad essere raccolti, ovvero a 40 giorni dalla semina. In questo modo le foglie sono tenere e quasi dolciastre. A 60 giorni invece, si raccolgono le cime di rapa, prima che le infiorescenze sboccino. I broccoletti invece vengono lasciati ancora un mese e vengono raccolti a 90 giorni dalla semina.
Partiamo subito con vedere l’apporto calorico di questi vegetali: 32 Kcal per 100%. Un apporto calorico davvero basso, che classifica questo vegetale l’alleato perfetto di regimi alimentari ipocalorici. A questa proprietà si aggiunge un valore nutrizionale ancor più interessante. La maggior parte della composizione è acqua (circa il 90%), quasi 3% le proteine, un quantitativo inferiore alle 0,40% i lipidi, 5% di carboidrati di cui circa 2% di fibre.
Analizzando il contenuto vitaminico e minerale invece, troviamo ottimi antiossidanti, ma anche ferro, che aiuta a contrastare l’anemia. Il calcio invece, presente in quantitativo maggiore nelle foglie, è ottimo alleato delle nostre ossa. Essendo ricche di fibre, come abbiamo accennato nella composizione, esse hanno un buon potere saziante e quindi riducono l’appetito. Unica cosa a cui prestare attenzione è il contenuto di purine, chi soffre di iperuricemia infatti, non riesce a metabolizzarle nel modo corretto. Quindi in questa circostanza bisogna stare attenti con le quantità di assunzione.
Abbiamo capito che cime di rape e broccoletti sono la stessa cosa, ma attenzione a non confonderli con i broccoli. Questi ultimi fanno parte di un’ altra famiglia, ovvero quella del cavolo. Sono anch’essi ortaggi invernali e spesso vengono impiegati nelle stesse ricette o in ricette simili, ma broccoli e broccoletti non sono la stessa cosa.