Le ciliegie sono riconoscibili per il loro colorito rosso più o meno intenso, ma se vi dicessi che esiste una varietà di ciliegia bianca? Viene chiamata ciliegia limona ed ha origini molto antiche.
La ciliegia bianca
Come tutti i ciliegi, anche quello della ciliegia bianca cresce vigoroso e di speciale bellezza. Tuttavia la sua presenza sul territorio mondiale è abbastanza misera, tanto da essere oggi molto ricercata. La particolarità sta proprio nei frutti che, a differenza delle normali ciliegie che hanno un colorito rosso, più o meno intenso, a maturazione hanno un colorito chiaro tendente al giallo. Diciamo a che a prima vista sembrano delle piccole prugne gialle. Una delle caratteristiche più particolare che dovrebbe rendere questo albero più popolare è la preservazione naturale dei frutti. Spieghiamoci meglio.
Le classiche ciliegie hanno un colorito acceso e sono facilmente visibili dagli uccelli che se ne cibano. Per questo motivo i coltivatori devono studiare mille modi differenti per cercare di non far predare i frutti. Per quanto riguarda questa varietà invece, il colorito chiaro fa si che i frutti si mimetizzino tra le foglie e quindi sono difficilmente visibili dagli uccelli. Questo fa si che i frutti rimangano pressocché tutti integri e quindi possiamo facilmente raccoglierli dall’albero senza aspettarci sorprese. Il loro sapore è dolce a differenza di quello che può farci credere il colore, la loro polpa invece abbastanza soda. Un’altra caratteristica che rende unico l’albero della ciliegia bianca è la sua fioritura tardiva e consecutiva maturazione tardiva dei frutti. La storia di questa pianta però la riconduce a noi in modo abbastanza singolare e non troppo felice.
Storia e diffusione
Probabilmente i nostri nonni conosceranno bene questa pianata, soprattutto se residenti al nord del nostro Paese. Un tempo infatti questo particolare esemplare di ciliegio era diffuso nel nord Italia. In Toscana e Umbria i frutti, hanno infatti una particolare denominazione “Moscatella” per i toscani e “Limona” per gli umbri. I due nomi derivano proprio dal colorito delle ciliegie che una volta mature assumono un colore tendente al giallo e il loro sapore dolce. Si poteva trovare in passato su tutto il versante marchigiano e a Perugia, più precisamente nella zona del Gubbio.
A quanto pare era molto apprezzata al tempo de “I Medici“, infatti ci sono rappresentazioni risalenti al ‘600 di Bartolomeo Bimbi, che tra i vari frutti rappresentavano anche queste ciliegie. Tuttavia oggi la coltivazione di questa varietà di ciliegio è quasi scomparsa. Eppure questi frutti, meno zuccherini delle classiche ciliegie, hanno le medesime proprietà delle prime ma sono più facili da coltivare, proprio per via del loro colore, come abbiamo visto prima. Speriamo quindi che con una maggiore conoscenza possano questi frutti e la loro coltivazione aumentare e diffondersi nuovamente e anche in misura maggiore in tutto il territorio italiano.
Usi culinari
La ciliegia bianca in cucina si utilizza proprio come quella classica. Ottima quindi per la preparazione di marmellate e confetture o dessert in generale. Ma è particolarmente indicata per essere posta sotto spirito. Ottimo è anche l’impiego per la preparazione di liquori e distillati, anche se non avranno il caratteristico colore rosso porpora saranno ugualmente, se non ancor più buoni.