Andiamo alla scoperta del tiny food, il nuovo trend culinario giapponese che ha conquista il mondo e che prevede la creazione di cibo in miniatura.
Il tiny food – o cibo in miniatura – è uno delle tendenze più forti sui social, in particolare su Instagram. Tale trend viene, direttamente, dal Giappone e si riferisce alla creazione di cibo in miniatura, talmente piccolo da essere confuso con gli accessori di una casa delle bambole. Tali delizie – in formato ridotto – sono composte da ingredienti veri e commestibili. Scopriamo, dunque, questa nuova tendenza proveniente dall’Oriente e perché ha fatto tanto impazzire il popolo del web negli ultimi tempi.
Tiny food, il cibo in miniatura amato sui social
Tra le varie tendenze, che impazzano sui social, c’è quella del tiny food, ossia del cibo in miniatura, lanciata dal Giappone e che ha conquistato il cuore di tanti utenti della rete.
Il tiny food – dunque – consiste in cibo in miniatura che rappresenta, nei fatti, una vera e propria d’arte da ammirare, realizzata con strumenti altrettanto piccoli, cotte, nella gran parte dei casi, usando la fiamma di una candela.
Con questa modalità di cottura, dunque, si preparano pizze e sushi in formato ridotto, pancake e ciambelle che hanno le dimensioni di una unghia, seguendo, però, in modo fedele, le ricette tradizionali che tutti noi conosciamo.
L’amore per il kawaii
La nascita di questa tendenza è radicata nella cultura giapponese, dove l’arte e la cucina spesso formano un binomio particolare e unico, inscindibile, potremmo dire.
Il Giappone – d’altronde – dimostra, da sempre, di avere una spasmodica passione per tutto ciò che è “kawaii“, termine nipponico che fa riferimento, in sostanza, a qualcosa di grazioso e adorabile, dalla connotazione infantile.
Il tiny food – dunque – incarna perfettamente questo concetto e, per questo motivo, risveglia in noi la nostalgia di un tempo in cui si giocava con le bambole e con i loro piccoli accessori.
Le differenze con il finger food
Chi si dedica a questa particolare forma d’arte gastronomica, infatti, dimostra di avere una certa maestria nella preparazione di cibi in miniatura, ma anche la capacità di creare contesti specifici e pertinenti nei quali presentarli al pubblico.
Gli chef, infatti, allestiscono veri e propri set fotografici, completi di tavoli, sedie e decorazioni, creando scenari che potrebbero essere parte – nei fatti – delle case delle bambole. È importante non confondere, però, il tiny food con il finger food.
Anche se entrambi si possono mangiare con le mani, il finger food, di solito, è servito in porzioni monodose di dimensioni standard. Il tiny food, invece, consiste in cibi realizzati in formato mignon.
La tendenza del tiny food ricorda anche quella degli oggetti in miniatura e ricchi di dettagli delle case delle bambole che – negli ultimi anni – hanno raggiunto una certa fama sui social che ne apprezzano la bellezza e la minuziosità dei dettagli che li caratterizzano.