Vi siete mai chiesti come riconoscere il falso Made in Italy, ossia il cibo contraffatto italiano? Si tratta di un gigantesco problema per l’economia del nostro Paese, il quale vanta ben 841 prodotti DOP. L’imitazione del cibo italiano è un danno enorme per l’Italia perché sottrae al mercato europeo e mondiale il vero prodotto made in Italy, proponendo il falso Made in Italy che imita in tutto e per tutto quell’autentico. A lanciare l’allarme è stata la Coldiretti che mette in guardia i consumatori italiani e stranieri invitandoli a leggere bene le etichette e notare i campanelli d’allarme che indicano che si tratta di un falso Made in Italy.
I maggiori produttori di cibo contraffatto
Secondo la Coldiretti, per ogni prodotto alimentare italiano che ha il marchio di Denominazione di Origine Controlla (DOP) ci sono ben 6 imitazioni sul mercato. Il fenomeno è stato ribattezzato Italian Sounding perché si tratta di un marketing che sfrutta parole, immagini e miti che si ricollegano nell’immaginario collettivo immediatamente all’Italia e al suo patrimonio enogastronomico e confondono così il consumatore ignaro e credulone. Questi prodotti alimentari taroccati non hanno nulla di italiano, anche se possono sembrare italiani.
Definiti “orrori a tavola”, i cibi taroccati italiani vengono consumati in massicce quantità: basti pensare al parmesan o parmesao brasiliano o ancora al reggianito argentino, tutte imitazioni grossolane del Grana Padano e del Parmigiano Reggiano. Tra i prodotti più imitati ci sono i formaggi italiani, i salumi come mortadella Bologna e crudo di Parma, l’olio extravergine d’oliva e il pomodoro San Marzano. I latticini fake occupano il 40% del settore dell’agropirateria. Tra i prodotti più taroccati c’è la mozzarella. Seguono i salumi che presentano carne diversa da quella della ricetta originale e denominazione strana come toscano, emiliano, Napoli, siciliano. I sughi anche vengono contraffatti: amatriciana, carbonara, napoletano riproposti con ingredienti diversi e denominazioni strane.
Senza dimenticare i vini contraffatti: dal Chianti al Prosecco. Vengono venduti in grandi quantità il Prosecco russo e il Whitesecco austriaco. I più importanti produttori del falso Made in Italy sono gli Stati Uniti, il Brasile, l’Australia e la Germania.
Come si riconosce un falso Made in Italy?
Riconoscere un falso Made in Italy non è difficile per un consumatore italiano, ma è quasi impossibile per un consumatore americano o straniero in generale.
La prima cosa da controllare è l’origine del prodotto: non basta vedere bandierina italiana e la scritta Made in Italy per rendere un prodotto italiano. Il secondo campanello d’allarme è il prezzo: se si nota un prezzo notevolmente basso per un prodotto che costa il doppio allora con grande probabilità è taroccato. Altro elemento da controllare sono i marchi DOP e IGP che garantiscono e certificano il prodotto.