Scopriamo insieme un prodotto tipico natalizio della tradizione culinaria greca: qualche curiosità sul Christopsomo.
Il Christopsomo è un prodotto tipico della cucina greca: si tratta di un pane, caratterizzato da una treccia, al cui interno troviamo l’uvetta. Ecco la sua storia.
Cos’è Christopsomo, il pane natalizio greco
Christopsomo significa “pane di Cristo” ed è una pagnotta decisamente simbolica. Il pane è caratterizzato da una treccia a forma di croce o “X” in superficie – che simboleggia Cristo – e con una noce intera sgusciata al centro.
Le noci sgusciate simboleggiano il grembo della Vergine Maria. Alcuni dicono che simboleggi anche la fertilità o la grotta dove nacque Cristo.
Il pane è – di solito – anche aromatizzato con spezie come l’anice stellato macinato e una spezia speciale chiamata mahleb (mahlepi), che si ottiene macinando i semi della ciliegia.
Chiamato anche kouloúra tou Christoú (pane rotondo di Cristo), si presenta nella forma di una pagnotta rotonda, spesso realizzata con gli stessi ingredienti del pane pasquale.
Queste due spezie aggiungono un piacevole aroma al pane e lo rendono davvero speciale, ideale per le festività natalizie. Il pane è preparato e servito, infatti, alla vigilia di Natale.
Esistono molte varianti del Christopsomo. Alcune famiglie li preparano, in maniera semplice, senza l’aggiunta di spezie e noci.
Alcune, invece, aggiungono al pane anche frutta secca ed viene – solitamente – mangiato strappando il pane con le mani: d’altronde, per affettare il pane non è utilizzato alcun coltello.
Le origini di questo prodotto da forno tipicamente festivo
Ancora oggi la preparazione del Christopsomo è considerata da molti un compito sacro e nella sua preparazione è posta grande cura. È sempre decorato con una croce, come vi dicevamo, e altri motivi religiosi.
Il pane di Cristo – un tempo – era il fulcro delle tradizionali tavole natalizie greche, insieme a grandi quantità di fichi secchi, noci e miele.
Secondo quanto previsto dalla tradizione, alla vigilia di Natale ogni famiglia preparava un Christopsomo o “pane di Cristo”, con ingredienti di primissima qualità (le massaie usavano coltelli o forchette per decorare il pane con simboli che rappresentavano l’occupazione principale della casa).
L’uso abbondante di cereali e noci – come simboli di fertilità e buon raccolto – ricorda le antiche feste Kronia (simili ai Saturnali romani) tenute in Attica in onore di Crono, il dio del raccolto.
Alcune famiglie vanno in chiesa la vigilia di Natale e tornano a casa per un pasto che inizia con il taglio del Christopsomo da parte del capofamiglia. Altri aspettano fino al pasto principale del giorno di Natale.
Il capofamiglia fa il segno della croce sul pane con un coltello, dicendo: “Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.”, e poi taglia un pezzo per ciascuno, con l’augurio “Kalá Christoúyena” (“Buon Natale”) o “Chrónia pollá” (“Vivete molti anni”).