Parlando di bevande gassate tutti conoscono le più rinomate, ma se parliamo di chinotto, solo pochi sanno di che bevanda parliamo. Eppure il suo sapore unico potrebbe far innamorare molti.
Chinotto: una bevanda unica
Se vi porgessero un bicchiere con una bevanda bruna gassata, magari con ghiaccio, non avreste dubbi che davanti avete una cola. E se vi dicessi che questa non è l’unica bevanda ad avere un aspetto simile? Nelle bevande gassate zuccherate presenti in commercio, siamo abituati a riconoscere la bevanda dal colore. Arancione è aranciata, trasparente è una gassosa, biancastra è una limonata e così via, ma sulla bevanda bruna ci sono eccezioni che non riconducono sempre alla cola. C’è infatti una bevanda praticamente identica nell’aspetto che però differisce totalmente in sapore e profumo dalla prima.
Stiamo parlando del chinotto, una bevanda contenente l’estratto dell’omonimo frutto. Questo è un agrume poco conosciuto perché effettivamente poco diffuso, ma con un sapore unico. Esso conferisce alla bevanda un sapore amarognolo che però viene compensato dallo zucchero presente nella bevanda stessa. Al fine si ottiene un sapore unico un po’ amaro e un po’ zuccherino che non troverete in nessun’altra bevanda in commercio. Molto diffusa in Italia ha poco mercato all’estero, proprio perché i frutti dal quale ricavare la bevanda, vengono coltivati quasi esclusivamente nel nostro Paese. Ma si spera che il mercato possa trovare un terreno più ampio e uno sviluppo maggiore. Ciò su cui non si hanno certezze però e la sua storia, spesso contesa e discordante.
Una storia incerta
Oggi ci sono più di una decina di aziende che producono e commercializzano questa bevanda. Ognuna d’esse ha una sua versione e lo possiamo vedere sin dal colore che differisca. In alcune bevande viene aggiunto il colorante E150d detto anche color caramello, che è lo stesso aggiunto nella Coca-cola. La stessa azienda della Coca-Cola ha infatti lanciato una bevanda a marchio Fanta con packaging scuro e la scritta chinotto. Ma negli ingredienti non figura il frutto, ma solo l’aroma, quindi in questo caso parliamo di una bevanda al sapore di chinotto. Se vogliamo capire invece chi sia stato i primo inventore di questa bevanda, dobbiamo tornare indietro di almeno 80/90 anni.
Ci sono fonti che fanno risalire il primo Chinotto nei primi anni ’30 alla San Pellegrino che ancora oggi ha il primato nella produzione, comunque l’azienda stessa dice di aver fatto nascere la bevanda nel 1958. Ancora oggi viene utilizzata la stessa ricetta segreta per il famosissimo Chinò. Ma secondo altre fonti i primi inventori sarebbero state aziende Siciliane dove questo frutto è molto diffuso. Tuttavia l’epoca al quale si risale è verso la metà degli anni ’40. Ci sono altre leggende e storie che collocano la bevanda in anni differenti e in produzioni differenti, ma a prescindere da chi sia stato il primo inventore, siamo grati che questa sia arrivata fino ai nostri giorni.