Hai mai sentito parla delle cicoriare? Queste donne vantano una lunga tradizione, che vale la pena conoscere. Scopriamo chi sono le cicoriare e tutto quello che riguarda la loro tradizione!
Impegnate da molti anni a far conoscere e valorizzare la tradizione culinaria riguardante le erbe spontanee, le cicoriare sono donne che hanno affrontato tempi duri nel secondo dopoguerra. Da sole, spesso vedove e con figli, hanno dovuto provvedere al sostentamento della famiglia accomodandosi con quello che trovavano, perché all’epoca mancavano anche i beni di prima necessità.
Scopriamo tutto sulle cicoriare di Cori-Giulianello, borgo in cui le donne cominciarono a raccogliere e a vendere le erbe spontanee, facendo nascere una tradizione oggi riscoperta e molto apprezzata!
Prima di parlare delle cicoriare bisogna fare un salto indietro nel tempo e riallacciarsi alla storia. Precisamente, bisogna tornare al dopoguerra della seconda guerra mondiale, che lasciò tante famiglie impoverite e nella miseria più nera.
Gli anni della ricostruzione furono molto difficili e non vi era abbastanza cibo per sfamare le famiglie, molte delle quali sostenute, come già detto, da sole madri. Per nutrire i figli si adattavano e visto che in campagna nascevano spontaneamente tante erbe, le usarono come alternativa al cibo che non c’era.
Questa strategia ha permesso alle donne che avevano una famiglia di sopravvivere e di non morire di fame. Non solo, nel tempo le erbe spontanee divennero la base dell’alimentazione, perché la varietà offerta dalla natura era tale che permetteva di prepararle in vari modi.
Le cicoriare prendono il nome dal fatto che fra le erbe spontanee che nascevano maggiormente in campagna vi era la cicoria, presente in diverse varietà, e dette origine a quella che divenne presto una fonte di guadagno.
La raccolta delle erbe spontanee praticata dalle donne nel dopoguerra era in realtà una pratica che veniva messa in atto dagli uomini intorno al settecento. Tuttavia, quella attivata dalle donne divenne un vero e proprio business, in cui a primeggiare era la cicoria.
Il merito delle cicoriare fu quello di far diffondere la pratica della raccolta delle erbe spontanee ma anche quello di averne fatto una fonte di guadagno. La cicoria veniva raccolta e selezionata con cura, e veniva venduta per diversi usi, oltre che per nutrimento.
Ebbe così inizio quello che venne definito il business delle cicoriare di Cori-Giulianello, un borgo laziale situato nell’entroterra, diventato oggi Condotta Slow Food e votato alla valorizzazione delle erbe selvatiche.
All’epoca si raccoglieva anche fino a 100 kg di cicoria al giorno. L’erba veniva pulita e lavata, e una parte veniva portata a Roma per rivenderla, diventando così un guadagno sicuro per tante cicoriare. E’ importante sottolineare che non si trattava di un lavoro semplice, in quanto la raccolta della cicoria era complessa e poteva anche comportare dei rischi.
Non era raro che qualcuno perdesse la vita durante la raccolta di questa erba, nel tentativo di raggiungere luoghi irti e tortuosi, dove cresceva spesso più che in altri posti. Le cicoriare di Cori-Giulianello, che uscivano di notte per raccogliere le erbe, erano sempre a rischio, ma non si arrendevano perché avevano una famiglia da sfamare.
E’ merito loro se questa tradizione è stata tramandata e se oggi è stata anche riscoperta, per portare sulla tavola sapori genuini e sani, come quelli di una volta!