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Food & Drinks - Ricette

Chi ha creato il disegno dei famosissimi Oreo?

Gli Oreo sono dei biscotti molto famosi, ma, forse, non tutti sanno chi ne ha ideato il disegno. Ecco la risposta.

Molte persone, probabilmente, sono curiose di sapere qualche dettaglio in più sul disegno degli Oreo.

Oreo: biscotti senza tempo

Quando si parla di prodotti dolciari molto noti e diffusi praticamente in tutto il mondo, di certo, si devono menzionare anche i famosi Oreo.

Oreo (Pixabay) – Wineandfoodtour.it

Questi ultimi sono, per la precisione, dei biscotti di forma circolare e di colore scuro, costituiti da pasta frolla con un ripieno cremoso che incontrano il favore sia dei grandi che dei piccini.

Comunque sia, nonostante le apparenze facciano credere il contrario, i dolciumi in questione non possiedono dei derivati animali all’interno dell’impasto e della farcitura. Ciò sta a significare che non sono realizzati con l’ausilio dei classici ingredienti come, per esempio, il burro, il latte e le uova.

Come accade spesso in questi frangenti, naturalmente, la ricetta è più che altro segreta, ma, quello che si può riscontrare dall’etichetta, sembra che i suddetti alimenti proprio non ci siano.

Confezioni (www.tastingtable.com) – Wineandfoodtour.it

A tal proposito, possiamo sottolineare che la crema è a base di sostanze di originale vegetale e che possiedono principalmente zucchero, lecitina di soia, olio di palma, sciroppo di mais e un aroma artificiale.

Non bisogna dimenticare, peraltro, che è presente anche il biossido di titanio che, secondo gli esperti, può essere considerato sicuro se non ingerito in alte percentuali. Al giorno d’oggi, però, sono disponibili in tante versioni differenti.

L’ideatore del disegno degli Oreo

I noti biscotti Oreo apparvero per la prima volta nel 1912 grazie alla ditta Nabisco, situata a Chelsea, negli Stati Uniti. Inizialmente erano disponibili solo in un paio di sapori, cioè il lemon meringue e il cream.

Nabisco (eu.usatoday.com) – Wineandfoodtour.it

In quel periodo, peraltro, pare che esistesse da una manciata di anni un biscotto piuttosto simile di aspetto che si chiamava Hydrox.

Tuttavia, gli Oreo riuscirono a superarli in fatto di notorietà, e, ben presto, nonostante fossero stati ideati del tempo prima, cominciarono a essere scambiati per delle copie dei dolciumi neri in questione.

In seguito, però, dopo all’incirca quarant’anni, a cambiare le cose arrivò un certo William A. Turnier che disegnò un motivo differente, posizionando al centro il nome del biscotto. Tutto intorno, quindi, mise il marchio di Nabisco, cioè una forma ovale con una Croce di Lorena, dei quadrifogli e altri dettagli.

Questo disegno, in effetti, ebbe un grande successo e, per questo motivo, rimase lo stesso per gli anni a venire. Sembra, però, che non ci sia una certezza precisa del significato del nome Oreo.

A tal proposito, si pensa che possa derivare dalla parola ʻoroʼ, poiché, in principio la confezione era, per l’appunto, dorata.

Altri, però, ipotizzano che venga dalla parola greca oros, che, in italiano, suona come ʻmontagnaʼ per il fatto che la forma originale ricordava proprio qualcosa di questo tipo.