Avete mai sentito parlare del popolo dei Batak? Probabilmente no. Ci troviamo a nord dell’isola di Sumatra, in Indonesia. Questo popolo è diventato celebre per la sua resistenza ai colonizzatori olandesi, ma anche per l’antropofagia.
“I musicisti cannibali” così sono stati definiti i Batak da alcuni storici moderni. Se siete curiosi di saperne di più, non vi resta che continuare la lettura di questo articolo.
I Batak, il popolo totemista dell’isola di Sumatra
La culla dei Batak è la regione del lago Toba, uno specchio d’acqua di origine vulcanica di 1700 kmq di superficie nell’isola di Sumatra in Indonesia. Valli, fiumi, vulcani, la loro terra è multisfaccettata come loro. Cacciatori, cannibali, musicisti, artisti, intagliatori, veneratori di totem.
I Batak nel corso dei secoli sono stati definiti nei più svariati modi, ma senza dubbio l’immagine più terrificante è quella che ci ha tramandato Marco Polo quando racconta di aver evitato di inoltrarsi nella regione interna per timore dei Batak, “bestie con la passione per la carne umana”. Sul finire del ‘700 l’esploratore di origini inglesi Marsden li definiva antropofagi, ma dotati di un complesso sistema di scrittura e di rigide regole nei rapporti tra clan e famiglie.
Secondo la leggenda, i Batak sarebbero stati generati dalla montagna Pusuke Bukit.
Visitare il popolo dei Batak oggi
Il popolo dei Batak è resistito alla colonizzazione europea e vive tuttora nelle stesse terre dei loro gloriosi antenati, ovvero la regione del lago di Toba. Il lago Toba è la bocca di un vulcano nato da una delle più grandi esplosioni vulcaniche della storia dell’umanità avvenuta circa 75.000 anni fa. Si narra che sia un lago dell’Eden, ovvero del Paradiso Terreste sopravvissuto.
Senza dubbio ciò che in passato come oggi colpisce gli esploratori è la fama di cannibali dei Batak.
Oggi questi cannibali un tempo spietati sono pacifici e accolgono i visitatori con il loro saluto tribale tipico (gli horas squillanti).
Per raggiungere il villaggio è necessario essere esperti di trekking e rivolgersi agli autisti locali o noleggiare un auto.
Il panorama è paradisiaco. Giungla, coltivazioni di riso su terrazzamenti, vulcani, valli ripide, frutta esotica ed animali esotici (orangutan, gibboni neri, hornbill con becco a mo’ di rinoceronte, bufali selvaggi).
I Batak e i totem
I Batak ritengono che l’anima sopravvive al corpo e abita in un totem animale. Sono un popolo diviso in clan ed ogni clan ha un suo totem identificativo (tigre, coccodrillo, scimmia, serpente, ecc) che è considerato sacro perché in esso risiede l’anima degli antenati.
I Batak e il cannibalismo
Una delle più diffuse credenze nei secoli scorsi rispecchia un’usanza reale dei Batak ovvero il cannibalismo. I Batak si cibavano degli avversari dopo averli sconfitti. Il loro era un cannibalismo rituale e definito da regole specifiche.
Oggi i Batak sono uno dei popoli più accoglienti dell’Indonesia e del mondo intero. Visitare la loro terra è un’esperienza unica al mondo e lo è ancora di più scoprire la loro cultura, la loro storia e le leggende che hanno contribuito alla definizione dell’immagine dei Batak così come la conosciamo oggi.