Sapete che differenza c’è tra il miele millefiori e quello monoflora? Tutto dipende dall’origine botanica del nettare. Basta analizzare il nome per capire la prima differenza lampante esistente tra questi due tipi di nettare d’ape. Come si riconoscono e distinguono queste due varietà e qual è considerata la migliore per virtù e sapore? Scopriamolo insieme.
Significato del nome
Per capire la differenza tra il miele millefiori e quello monoflora basta soffermarsi sul significato del nome e quindi sul tipo di materia prima. Esiste il miele che si ricava da un unico fiore come il castagno o l’acacia così come esiste il miele che si ricava da più fiori e quindi ha molteplici origini botaniche.
Secondo gli esperti, sarebbe più corretto parlare di “mieli” piuttosto che di miele visto che negli ultimi anni questo settore ha avuto una vera e propria rivoluzione e c’è stata una significativa riscoperta della biodiversità del nostro territorio. Senza api il miele non potrebbe esistere, ma è altrettanto vero che senza la grande biodiversità del territorio italiano non potrebbero esistere così tante varietà di miele diverso.
Come distinguere miele monoflora e miele millefiori
Le due voci più eminenti del settore, ovvero il Conapi (Consorzio Nazionale Apicoltori) e l’Unaapi (Unione Nazionale Associazione Apicoltori Italiani), affermano che per distinguere il miele monoflora da quello millefiori basta vedere l’origine del prodotto.
Il mielemonoflora o unifloreale viene fatto con il nettare di una sola pianta, di un solo tipo di fiore e quindi di conseguenza presenta tutte le caratteristiche organolettiche. Il miele polifloreale o millefiori, invece, è quello che viene prodotto con il nettare della api preso da fiori diversi, non da un’unica specie. Poiché questo tipo di miele non si sa esattamente con il nettare di quanti fiori e quali fiori viene realizzato, allora viene solo chiamato genericamente come millefiori.
Differenze tra le due varietà
Partendo dalla premessa che due tipi di miele uguali non esistono e che non è detto che il miele monoflora di cui si conosce il fiore sia migliore di quello millefiori di cui non conosciamo i vari fiori, possiamo fare una distinzione in base all’utilizzo, al territorio e alla classificazione.
Per quanto riguarda il polifloreale non viene classificato poiché nessun fiore prevale su un altro, mentre di miele monoflora ne esistono 50 varietà in Italia (miele di acacia, corbezzolo, agrumi, castagno, tiglio, coriandolo, girasole, solo per citarne alcuni).
Per quanto riguarda l’uso, il miele monoflora ha un sapore più intenso e si sposa bene con i formaggi e la selvaggina, ma quello di acacia viene usato come dolcificante. Il miele polifloreale, invece, può essere usato a piacimento.