Vi siete mai chiesti che differenza c’è tra arancini e supplì? Entrambi sono dorati e fritti, entrambi farciti con riso. Ma allora in cosa si differenziano questi due capisaldi dello street food italiano? La lotta tra queste due eccellenze gastronomiche non è solo tra due regioni, ma anche tra due province. Sei abbiamo suscitato la vostra curiosità, non vi resta che continuare la lettura di questo interessante articolo.
Origini e storia
Come è risaputo a tutti, l’arancino (anche detta arancina da alcuni) ha origini siciliane. Secondo gli storici, l’origine sarebbe da collegare alla festa di Santa Lucia nella città di Siracusa. Nel Seicento giunse a Siracusa una nave con un grande carino di grano che riuscì a sfamare la popolazione stremata dalla fame e dalla carestia. Pare che l’arancino sia stato creato proprio in quell’occasione, anche se la ricetta non era uguale a quella attuale.
Per quanto riguarda l’etimologia, secondo gli studiosi il termine fa riferimento alla parola arancia perché questo street food fritto ricorda nell’aspetto proprio un’arancia siciliana.
I supplì, sempre secondo gli storici, sarebbero invece nati nella Capitale, ossia a Roma (anche se questa tesi non è universalmente accettata). Il nome completo di questo saporitissimo street food sarebbe supplì al telefono. Secondo la leggenda, un soldato francese durante l’occupazione napoleonica passeggiando per le vie di Roma, gustando questo cibo dopo il primo morso esclamò surprise, sorpreso dal ripieno ricco e filante. Quindi il termine supplì deriverebbe dalla parola surprise.
Differenza di farcitura, forma e dimensioni
Sia nell’arancino che nel supplì c’è il riso, ma la ricetta non è la stessa. Nell’arancino si usa il riso Carnaroli che viene cotto con brodo di carne e zafferano un po’ come un classico risotto. Dopo la cottura si raffredda e viene modellato a mo’ di palline e panato. Si inserisce il cuore della farcitura e poi viene fritto nell’olio bollente.
Nel supplì si usa riso Arborio o Carnaroli, ma viene cucinato nel sugo di pomodoro e carne macinata. Dopodiché si condisce il riso e si formano i cilindri, si panano e si cuociono fritti nell’olio bollente.
In entrambi c’è non solo il riso, ma un cuore cremoso. Nell’arancino trovate ragù, piselli, formaggio filante come mozzarella, fior di latte o provola (a seconda della regione), dadini di prosciutto cotto e burro. Nel supplì, invece, c’è un cuore sempre e solo di mozzarella filante. In origine nei supplì romani si usava non la carne macinata bensì rigaglie di pollo.
L’arancino può avere una forma tonda, ma anche conica (soprattutto nel catanese in omaggio al Vulcano Etna). Il supplì ha una forma cilindrica e tozza ed è di dimensioni ridotte rispetto all’arancino classico siciliano.