Avete mai assaggiato la spoja lorda? Si tratta di una specialità tipica romagnola che viene anche chiamata “minestra imbottita” o “lasagnina ripiena”. Questa pasta ripiena, rispetto ad altri formati come cappelletti, tortellini, tortelli o cappellacci, è meno famosa, anzi è praticamente sconosciuta al di fuori dei confini dell’Emilia Romagna. Siete curiosi di sapere dove è possibile mangiare la spoja lorda e come viene fatta?
Spoja lorda, la “sfoglia sporca” romagnola
Dall’antica necessità di non buttare via nulla e non sprecare nessuna rimanenza della lavorazione della pasta ripiena nasce la spoja lorda. Il nome letteralmente significa “sfoglia sporca” e non è un caso. Dal genio creativo delle massaie romagnole nasce questa particolare pasta ripiena, creata usando le rimanenze dei cappelletti romagnoli.
Quindi gli ingredienti della spoja lorda sono esattamente gli stessi dei cappelletti: uova, sale, pepe, noce moscata, Parmigiano e formaggio (ricotta, casatella o Raviggiolo). La grandezza è di circa 2 cm e la ricetta tradizionale è quella del brodo di carne.
Storia della spoja lorda
Nei ricettari antichi e in quelli storicamente più importanti come il volume dell’Artusi è completamente assente la ricetta della “sfoglia sporca“romagnola, segno che è una ricetta casalinga nata dal riciclo creativo.
Storicamente si ritiene che questa ricetta sia originaria della zona del faentino (molti studiosi dicono del borgo medievale di Brisighella, noto per la Rocca Manfrediana e per la produzione dell’olio). Non a caso qui ogni anno nel cuore della primavera, nel mese di aprile, si tiene anche una sagra dedicata a questo prodotto tipico romagnolo.
Dove mangiare questo piatto tipico romagnolo?
Se andate in vacanza in Emilia Romagna o semplicemente organizzate una gita fuori porta in questa meravigliosa regione italiana, allora dovete assolutamente provare questo primo piatto tipico.
Le trattorie del comune di Brisighella hanno tutte in menù la spoja lorda. Il Ristorante La Rocca, ad esempio, la serve con tartufo e prosciutto cotto, mentre la Trattoria La Casetta la propone con ragù bianco.
Anche a Monte Romano ci sono diversi ristoranti famosi per questo primo piatto tipico romagnolo. La Trattoria Croce Daniele ad esempio la propone fatta al brodo, dunque secondo la ricetta originale della tradizione.
A Forlimpopoli invece il Ristorante Anna dal 1968 cucina questa pasta ripiena con tartufo e una noce di burro.
Probabilmente però i più famosi sono i quadrotti di Casa Spadoni fatti con un ripieno di Parmigiano Reggiano 24 mesi, ricotta e squacquerone Dop. Imperdibili anche quelli di un’osteria di Fondo fatti con ripieno di zucca e condimento di burro, salvia e un formaggio tipico emiliano.
Non vi resta che scegliere quale ristorante preferite in Romagna e gustarvi questa imperdibile specialità tipica romagnola da soli o in compagnia.