Avete mai assaggiato il vino con le percoche? C’era una volta e c’è ancora a Napoli un vino rosso servito in una brocca ed arricchito con percoche tagliate a fette. Si tratta di una specie di sangria napoletana che viene bevuta dai partenopei soprattutto nelle calde sere d’estate per trovare refrigerio dalla calura estiva. Gli ospiti prima bevono sorso dopo sorso il vino nel bicchiere e poi mangiano a morsi le fettine di pesca compatta e succosa imbevute di vino rosso. Una vera prelibatezza! Una volta provata questa bevanda, vi garantiamo che non potrete più farne a meno. Siete curiosi di conoscere la storia del vino con le percoche e la ricetta?
Storia del vino con le percoche
Il nomignolo “sangria napoletana o campana” dato al vino con le percoche deriva dal fatto che si tratta di un perfetto mix dissetante tra vino e frutta. Questa prelibatezza si trova non solo in terra campana, ma anche in Puglia, Calabria e Basilicata.
La tradizione di questa bevanda tipica napoletana si fa risalire all’epoca del Regno delle Due Sicilie. Fu la dominazione spagnola a consentire la diffusione della sangria nel Mezzogiorno d’Italia. Tuttavia i napoletani, popolo dal grande genio creativo, decisero di creare una loro versione, più economica e “popolare”.
La nascita della sangria napoletana
I napoletani finirono per usare il vino rosso con dei frutti arancioni dalla polpa dura e compatta che erano un mix tra pesche ed albicocche. Non erano graditi dai nobili, così i contadini li mangiano in grandi quantità perché considerati frutti privi di valore economico e commerciale. La percorca si caratterizza infatti per un gusto a metà strada tra dolce e amarognolo, per la polpa soda e dura e la buccia liscia, senza grinze e di colore giallo intenso. I partenopei cambiarono anche il vino usato dagli spagnoli per fare la loro sangria perché era troppo costoso. Al posto del Grenache, Garnacha o Monastrell, vini rossi tipici della Rioja, i napoletani decisero di usare il Lettere e il Gragnano.
Oggi questa bevanda si trova anche fatta con il vino bianco nelle trattorie del centro storico di Napoli. Nella zona di Caserta, invece, si usa l’asprinio, un vino aversano cha va a nozze con la percoca.
Anche in Liguria si trova una versione diversa del vino con la frutta, ma viene fatto con le pesche locali.
Se volete preparare a casa il vino con le percoche vi basteranno 2 ingredienti: 1 litro di vino e 300 grandi percorche. Dopo aver lavato, pulito e sbucciato le percorche, tagliatele a fettine e tuffatele nel vino. La vostra ricetta è finita. Ricordate che questa bevanda va servita sempre fredda.