Qualcuno erroneamente dice che i cedri non sono altro che limoni cresciuti troppo. Ma le cose non sono proprio così. Il cedro e una categoria a parte e va rispettata come tale. Scopriamo quindi tutte le differenza tra limone e cedro.
Limone e cedro
Partendo da un analisi visiva il limone, a prescindere dalla varietà, una volta maturo appare di un colorito giallo più o meno acceso. La sua buccia è abbastanza liscia anche se in alcuni casi lo è meno. Una volta aperto, troviamo una polpa quasi trasparente con un forte aroma pungente. La polpa è molto estesa ma tra essa e la buccia, un sottile strato bianco fa da confine. Il sapore del limone lo conosciamo tutti, è agro, incisivo, pungente ma allo stesso tempo fresco. La buccia, soprattutto nella coltivazione biologica, è super profumata ed è utilizzata per la creazione di infusi, canditi, bevande eccetera.
Analizziamo ora il cedro partendo proprio da ciò che appare alla vista. In un primo momento ci sembra un limone, ma le sue dimensioni sono decisamente maggiori. Diciamo che per arrivare alla grandezza di un cedro si vorrebbero circa 2 limoni grandezza standard. La buccia è di un colore giallo talvolta tenue, la superfice molto irregolare e la forma abbastanza incerta e personale in ogni pezzo. Aprendo troviamo poca polpa, concentrata perlopiù nella parte centrale. La parte bianca invece, fa da padrona ed è abbastanza spessa e spugnosa. A differenza di quel che si può pensare comunque, la parte bianca nel cedro è abbastanza dolce quindi piacevole da mangiare.
Ora che abbiamo analizzato i due frutti da un punto di vista visivo, cerchiamo di capire cosa li accomuna e cosa li differenzia.
Differenze e similitudini
Una prima differenza tra limone e cedro è proprio il gusto. Il limone è più acidulo mentre il cedro è più dolce. Una seconda differenza sta nel periodo di raccolta. Come ben sappiamo, il limone è a noi accessibile tutto l’anno, perché in effetti esistono varietà, come il Lunario, che fioriscono e fruttificano ogni stagione. Non possiamo dire lo stesso del cedro che fruttifica perlopiù una volta l’anno nella stagione autunnale/invernale. Però i frutti si mantengono bene sull’albero e anche una volta colti possono essere conservati per molte settimane.
In entrambi i casi i maggiori produttori di questi agrumi è l’Italia, in particolar modo nel meridione, dove il clima è maggiormente favorevole alla crescita. Comunque parliamo di frutti facenti parte della stessa famiglia, ovvero “citrus“. Ma lo stesso possiamo dire di arance, pompelmi, mandarini, eccetera. Il limone è però un albero così come l’omonimo frutto, mentre il cedro è frutto di una pianta arbustiva la “Citrus medica“.
Un cedro curioso
Tra le varietà di cedro c’è ne una che si differenzia tra tutte le altre per la sua forma. Stiamo parlando del “Citrus medica var. sarcodactylus”, più comunemente conosciuto come mano di budda. La particolarità è data proprio dalla sua forma che cresce come fossero dite di una mano. Un frutto usato perlopiù come ornamentale perchè quasi totalmente sprovvisto di polpa.