Andiamo alla scoperta di Castellfollit de la Roca, paese ubicato nel nord della Catalogna: cosa fare e vedere.
Castellfollit de la Roca è arroccato su una scogliera, situata nella zona vulcanica della Garrotxa nel nord della Catalogna, non lontano dai Pirenei , tale villaggio va visitato, almeno una volta nella vita, in quanto è uno dei più belli della regione.
Cstellfollit de la Roca, il comune spagnolo che si erge su uno zoccolo di roccia basaltica
Data la sua posizione molto particolare, è facile capire perché i primi abitanti abbiano scelto di stabilirsi sul pezzo di terra ora conosciuto come Castellfollit de la Roca.
La città vecchia, risalente al Medioevo, è composta da una piccola rete di strade strette e piccole piazze, molte delle quali sono realizzate utilizzando la roccia vulcanica trovata nella zona. Passeggiando lungo le strade della città vecchia, si può quasi dimenticare di essere nelle vicinanze di uno strapiombo vertiginoso.
Passiamo, poi, al Santuario del Cós a Montagut, uno dei punti di riferimento culturali ed architettonici della zona. Vi consigliamo, inoltre, di fare un tour della Garrotxa, qualora vi piaccia particolarmente camminare all’aria aperta. Qui, infatti, potrete intraprendere un viaggio di andata e ritorno di 8 km fino al vicino Sanctuay del Cós nel vicino villaggio di Montagut.
Fatto ciò, potete optare per un giro in mongolfiera, in modo da esplorare – dall’alto – la campagna che circonda Castellfollit de la Roca, nonché il Mar Mediterraneo e le montagne del Montseny, così come il paesaggio della splendida area vulcanica della Garrotxa.
L’antica chiesa di Sant Salvador
Arroccata sul bordo della scogliera, la chiesa di Sant Salvador risale all’XI secolo, anche se purtroppo resta ben poco della architettura romanica che la caratterizzava. Per secoli è stata il centro della vita della comunità a Castellfollit de la Roca ed è stata una chiesa funzionante fino allo scoppio della guerra civile spagnola.
La zona vulcanica della Garrotxa è famosa per la sua gastronomia, ricca di ingredienti del posto, tra i quali possiamo annoverare come i fagioli di Sant Pau e i funghi selvatici.
C’è, poi, il ponte rotto, che – in lingua catalana si chiama Pont Trencat, che poco dopo la sua costruzione, avvenuta nel 1908, i movimenti del terreno sottostante causarono la comparsa di crepe e il ponte fu chiuso.
È stato poi restaurato verso la fine della Guerra Civile, ma nel 1940, abbondanti inondazioni provocarono l’erosione di due dei suoi archi principali e – da allora – il ponte è stato abbandonato.
Il microbirrificio Poch e El Museu de l’Embotit
Poch’s è il principale microbirrificio della città, che produce birre in quantità limitate: tra queste, ale, stout e birre alla frutta.
C’è, poi, El Museu de l’Embotit , che – in catalano – significa “Museo dei salumi“, dedicato alla salumeria catalana. Il museo è stato inaugurato nel 1993 in commemorazione della prima licenza rilasciata 150 anni prima per consentire a una famiglia locale di produrre salumi. Il museo permette di scoprire la storia della stagionatura delle carni in Spagna, esponendo anche tanti macchinari utilizzati nella produzione di salumi.