Viene definita il gioiello del Pincio. La Casina Valadier è uno dei luoghi più suggestivi della capitale e si trova a pochi passi da Piazza del Popolo e da Trinità dei Monti. Collocata nel cuore di Villa Borghese, la Casina è così amata perché regala uno dei panorami più belli del mondo intero.
La visuale da Casina Valadier abbraccia la Cupola di San Pietro, Monte Mario, il Gianicolo e persino i grattacieli dell’Eur. La bellezza della Casina Valadier, la favolosa visuale, la ricercatezza degli arredi, il meraviglioso Giardino dell’Aurora, la rendono la cornice ideale per un evento importante, esclusivo o memorabile come un sontuoso ricevimento nuziale, ma anche una chic cena aziendale. Non a caso è possibile organizzare le proprie nozze in questa meravigliosa location, arricchita dalle suggestioni culinarie di uno chef vincitore di due Forchetta Gambero Rosso come Massimo d’Innocenti.
Definita dai critici d’arte, “troppo bella e troppo speciale per vivere un’esistenza serena”, la Casina Valadier nel 2016 ha compiuto 200 anni di storia. La sua origine ha nobili natali. Si dice che fu lo stesso Napoleone Bonaparte a commissionare al Valadier il nuovo assetto di Villa Borghese con un nuovo edificio da cui si potesse ammirare la vista più sensazionale di tutta Roma. Proprio in quegli anni la Villa cambiava aspetto, e sul barocco prevalse un’architettura del paesaggio in stile francese, con fontane, laghetti, logge, esedre, boschetti, terrazze e belvedere.
La Casina Valadier fu costruita dal noto architetto romano Giuseppe Valadier tra il 1816 e il 1837 in stile neoclassico. All’interno si possono ammirare stanze decorate meravigliosamente in stile pompeiano, i cui affreschi sono anche stati recentemente restaurati ed oggi si concedono allo sguardo del visitatore in tutta la loro originale bellezza.
In realtà l’architetto Valadier rielaborò in stile neoclassico un preesistente edificio seicentesco, il Casino della Rota, appartenuto ai Frati Agostiniani di Santa Maria del Popolo e costruito sui resti di un’antica cisterna romana. In epoca romana, infatti, questa zona sul Pincio era nota come Collis Hortulorum e per la sua vista mozzafiato era scelta per ospitare i giardini privati più sfarzosi della città.
In origine la Casina Valadier doveva essere un luogo di ritrovo, ma nel Risorgimento e poi tra le due guerre mondiali, divenne un ritrovo di artisti, intellettuali e uomini di spicco. Conobbe però anche un periodo di declino a fine Ottocento e divenne la casa del custode del parco.
Nella Seconda Guerra Mondiale Casina Valadier fu occupata dai tedeschi e poi dagli inglesi che la fecero loro circolo ufficiale. Poi inizia la storia dei rilanci, delle gestioni sbagliate, degli ampliamenti, del restauro, fino agli attuali gestori, la famiglia Montefusco.
Dal 2000, dopo un periodo di chiusura e un intervento di restauro, la Casina è tornata al suo splendore e fascino eterno. Oggi più che dal punto di vista storico e artistico, la Casina è famosa per essere una delle location per eventi più esclusive di Roma: party
Nei pressi di Casina Valadier si può vedere il monumento di padre Angelo Secchi, importante astronomo della Specola vaticana. Su di un basamento è posata la erma con un foro al centro che segna il passaggio del meridiano terrestre.
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