Quante volte vi siete chiesti come si puliscono correttamente i carciofi o quanto tempo si possono lasciare in ammollo in acqua e limone? Questi deliziosi ortaggi sono un prodotto davvero versatile in cucina che si presta bene ad un grande numero di ricette, per non parlare delle tisane depuranti e digestive. Il segreto però è pulirli nel modo giusto per poterli gustare al meglio. Ecco tutti i trucchetti per capire come pulire questi ortaggi prima di cucinarli.
Carciofi che bontà!
Da novembre fino alla fine di maggio sulle nostre tavole i carciofi sono protagonisti. Bisogna fare una distinzione però tra gli spinosi invernali che sono il Masedu sardo, ottimo da mangiare crudo, quello di Albenga in Liguria, quello di Sicilia, il veneto di Chioggia e il violetto toscano e i non spinosi primaverili come il carciofo romanesco, il violetto di Catania e le mammole.
Il primo step è comprarli freschi, ovvero assicurarsi che siano un prodotto fresco dal colore uniforme e dall’odore gradevole. La consistenza deve essere compatta, il gambo lungo e le punte devono essere chiuse.
Anche se la pulizia di questi ortaggi dipende anche dal modo in cui tu vuoi cucinarli (ripieni, alla julienne o a spicchi). Come strumenti vi occorrono: ciotola con acqua e limone, guanti di lattice, un cucchiaio, un coltello affilato e un pelapatate. Ecco i trucchetti per pulirli senza annerivi le mani o annerirli.
Come si puliscono i carciofi con o senza spine
Il primo step è strofinare le vostre mani con succo di limone e acqua cosicché non vi annerite le dita a contatto. Potete in alternativa usare, sempre se vi trovate bene, dei guanti di lattice.
Il secondo step è preparare una ciotola con acqua e limone per non far ossidare il carciofo a contatto con l’aria e poi tagliare la punta facendo un taglio di circa 3 cm.
Il terzo step consiste nell’eliminare le foglie più esterne chiamate brattee e poi togliere le spine nel cuore del carciofo.
Il quarto step è togliere la peluria all’interno dell’ortaggio (la famosa barba) usando un coltello o un pelapatate. Non si può mangiare la peluria perché è terribilmente amara oltre che difficile da masticare e ingoiare.
Lo step successivo consiste nel posizionare l’ortaggio su un tagliere e tagliarlo alla julienne oppure a spicchi, come più preferite in base alla ricetta che volete preparare.
Infine i carciofi vanno immersi in un recipiente con acqua fredda e succo di limone per impedire l’annerimento. Copriteli con una pellicola e ricordate che l’ammollo può durare massimo 24 ore.
Tante saporite ricette
Se volete fare il carciofo ripieno, allora dopo aver eliminato le foglie esterne più dure, non dovete tagliarlo ma lasciarlo intero. Prendete uno scavino e togliete la peluria e la parte interna così poi potete farcirlo a piacimento.