Quando pensiamo ai campi di lavanda subito la mente corre veloce in Provenza, immaginando quelle sconfinate distese viola in cui perdersi a sognare come in un meraviglioso mondo fatato. Benché non ci sia paragone con la bellezza e magnificenza dei campi provenzali, anche in Italia i campi di lavanda sono in grado di regalare intense emozioni e scenari mozzafiato per scatti altamente “instagrammabili”.
Se a malincuore siete tra coloro che quest’anno non possono recarsi in Provenza, non disperate. Moltissime regioni e zone della nostra bella Penisola offrono la possibilità di vedere la lavanda in fiore. L’importante è capire bene il periodo di fioritura che varia da zona a zona, in base al clima e all’altitudine, e una volta scelta la destinazione, andare nel miglior momento della stagione per ammirare la lavanda al massimo della fioritura.
Dal profumo inebriante ed immediatamente riconoscibile e dalle intense sfumature viola e lilla, la lavanda è la regina dell’estate italiana, il fiore che con la sua bellezza e potere conquista ogni cuore. Se c’è un momento dell’anno molto atteso per gli amanti della Provenza, è senza dubbio quello della fioritura della lavanda in Italia. La prima fioritura si può ammirare verso inizio giugno e gli ultimi campi fioriscono a inizio agosto. Quindi in linea generale il periodo di riferimento per ammirare la fioritura della lavanda italiana è da giugno ad agosto, in piena stagione estiva.
L’amore per la lavanda nel Belpaese è così forte tanto che esiste un “Museo della lavanda” a Carpasio, in Liguria. Le sue origini risalgono agli inizi del secolo scorso, quando un gruppo di abitanti della zona creò la prima cooperativa di raccoglitori e coltivatori per il commercio della lavanda.
Il Piemonte è la regione italiana dove la lavanda cresce spontanea, oltre ad essere amorevolmente coltivata. La zona di maggior concentrazione è in provincia di Cuneo. A Sale San Giovanni il verde delle Langhe si confonde con il viola dei campi di lavanda, per uno scenario davvero mozzafiato. Poco distante da Milano e particolarmente famoso per gli amanti del genere, questa località ogni anno organizza eventi a tema durante il periodo della fioritura della lavanda ed è stata ribattezzata “la piccola Provenza piemontese”. Si consiglia di armarsi di bottiglina d’acqua, Polaroid, cappellino di paglia antisole e scarpe comode, perché la strada d’accesso fino al 5 luglio incluso viene chiusa al traffico ed è accessibile solo a piedi.
Da inizio giugno a metà luglio, sempre in terra piemontese, è possibile apprezzare le distese di lilla, viola, malva e blu in altre località come la Valla Stura, nei pressi di Demonte, (il punto più scenografico è al km 16 della Strada Statale 21, tra Borgo San Dalmazzo e il Colle della Maddalena). In questa zona la lavanda cresce spontanea e tra la fine dell’800 e gli inizi del ‘900 era la principale risorsa economica della popolazione.
I campi di lavanda più estesi si trovano nella zona delle Alpi Mistiche, nella zona di Sanremo in provincia di Imperia. Per chi ama passeggiare in mezzo alla natura, consigliamo il cosiddetto anello Toraggio-Pietravecchia, nella zona di Pietrabruna, dove i campi di lavanda si trovano sullo sfondo delle Alpi da un lato e dall’altro il mare in lontananza. La lavanda cresce spontanea nella zona delle Alpi Marittime, nelle valli del Nervia, Argentina e Tanaro. I provenzali chiamano questa varietà “lavande vraie” ed è la più pregiata, quella usata in profumeria.
Ogni anno, la prima domenica del mese di luglio, si svolge la Festa della lavanda a Col di Nava con tanti eventi a tema e mazzetti di lavanda distribuiti gratuitamente ai passanti. Da non dimenticare poi il Museo della lavanda di Carpasio, di cui abbiamo già parlato a inizio articolo.
In alcune zone Oltrepò in provincia di Pavia le prime settimane di luglio si tingono color lavanda. Sono le stesse aziende produttrici locali ad organizzare tour di visite guidate (solo su prenotazione). Le colline di Godiasco sono una vera e propria attrazione turistica per i campi fioriti. Per ammirare la fioritura della lavanda in Lombardia due sono le aree d’interesse: Cascina Costanza e Cascina Torretta. C’è poi in provincia di Mantova il bellissimo lavandeto dell’azienda agricola Stolfi a San Giacomo delle Segnate. Ci sono altri innumerevoli campi di lavanda in Lombardia, ma attenzione perché sono privati e l’ingresso non è concesso, neanche per una foto.
Fino al 2018 una delle mete più gettonate dagli amanti della Provenza era Venzone, dove oltre ai campi da fotografare e ammirare c’era anche prodotti finiti in vendita e un intero palazzo noto come Palazzo della Lavanda, che organizzava i tour guidati. Ogni anno si svolgeva qui la Festa della Lavanda. Quest’anno non ci sarà, ma non è detto che in futuro non ci sia un revival di Venzone.
Se la meta è il Veneto, per assistere alla fioritura della lavanda dovete recarvi al Delta del Po. Era il 2019 quando una famiglia veneta, i Masiero, hanno deciso di adibire un campo di cereali alla coltivazione di lavanda. Oggi, soprattutto grazie al passaparola, tante sono le persone che si recano qui, a Ca Mello, per godersi lo scenario fiorito color lilla. Sino a qualche anno fa i campi di lavanda in Veneto erano sconosciuti e solo grazie al governatore Zaia che hanno avuto un po’ di notorietà. Trovarli non è affatto facili: vi consigliamo di mettere le coordinate GPS.
Per vedere la lavanda in fiore bisogna recarsi a Casola Valsenio, il cosiddetto “paese delle erbe e dei frutti dimenticati”, nei pressi di Ravenna dove la lavanda cresce in cattività ed è possibile ammirare ben 20 varietà di questa pianta. Il giorno migliore per andarci è la Notte viola o Giornata della Lavanda, un giorno speciale dedicato a questa splendida pianta e culminante con la benedizione dello spigo della lavanda.
Pochi sanno che la terra del Chianti non è famosa solo per il suo ottimo vino, ma anche per la profumata lavanda. Il primo indirizzo che vi segnaliamo è la tenuta Casalvento di Cerreto Guidi, dove la lavanda è bio e dove è stato ambientato il romanzo “Blue Passion”, una travolgente storia d’amore scoppiata tra i campi di lavanda blu toscana. Il secondo indirizzo è tenuta Mazzei sui colli di Fonterutoli. Nel cuore della maremma c’è poi il paesino di Civitella Marittima famoso per i suoi campi fioriti violacei.
In provincia di Viterbo, ad un’ora e mezza di viaggio da Roma, c’è una “piccola Provenza” a Tuscania. Ogni anno la pro loco organizza visite guidate e passeggiate al tramonto per vedere le infinite sfumature di viola dei campi. Se desiderate vedere una bellissima abbazia circondata dai campi di lavanda, allora dovete impostare il navigatore in direzione Abbazia di San Giusto.
Da non perdere è una visita al Lavandeto di Assisi nato nel 2010. Appuntamento il 19-20 giugno e 3-4 luglio per la fioritura della lavanda in occasione della quale ci sarà la Festa della Lavanda. Oltre a tour guidate, shopping nei mercatini locali, ci sono corsi di unguenti e oli a cui partecipare, raccolta di fiori e concorsi fotografici e di pittura. C’è anche la possibilità di portare i propri amici a 4 zampe. L’ingresso ai campi è gratuito, mentre i tour sono a pagamento.
Anche la regione molisana ha il suo angolo di Provenza. Si trova a Larino, nei pressi di Campobasso. La fioritura della lavanda avviene più tardi che nelle regioni del Nord Italia e quindi tra fine giugno e inizio luglio.
Come è risaputo, a causa del clima, è molto più difficile trovare campi di lavanda nel Sud Italia. In Calabria, però, esiste un angolo di Provenza nei pressi di Morano Calabro, nella piana di Campotenese. Nel Parco Nazionale del Pollino è possibile ammirare la fioritura della lavanda nel famoso Parco della Lavanda dei coniugi Rocco. C’è la possibilità di ammirare una varietà locale nota come “loricanda”, oltre a 50 specie diverse di lavanda. Rispetto al Nord Italia, al Sud e quindi anche in Calabria varia il periodo di fioritura ed è consigliabile andare ad inizio agosto.
Come sempre se ne conoscete altri in altre regioni o luoghi segnalatemelo nei commenti che lo aggiungo volentieri!