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Cambiano casa ma notano uno strano dettaglio: giaceva in giardino da oltre 70 anni

A volte, lasciare il nido può rivelarsi una scelta davvero molto coraggiosa. Ai protagonisti di questa assurda storia accade una cosa molto particolare: cambiano casa ma notano qualcosa di molto strano. 

La scoperta di questa coppia inglese sta facendo il giro del web. I due protagonisti sono davvero molto fortunati perché cambiando casa si sono ritrovato tra le mani una fortuna dal grande valore economico e storico. E’ accaduto tutto a Coventry, una bella città inglese nelle West Midlands. Due ragazzi decidono di cambiare casa e scoprono qualcosa di molto particolarità. Stenterete a crederci ma è tutto realmente  accaduto.

Cambiano casa, quello che scoprono è assurdo

Due ragazzi inglesi sono diventati protagonisti di una storia diventata virale in poche settimane. I due cambiano casa e scoprono di aver acquistato un vero tesoro. Il giardino, infatti, custodisce un inquietante rifugio risalente alla Seconda Guerra Mondiale. Nello specifico, si tratta di un grandissimo rifugio antiaereo con tanti pezzi d’antiquariato e oggetti di uso quotidiano.

A fare questa scoperta sono stati Martin Tracey, 66 anni e sua moglie Allison. Non avrebbero mai immaginato di ritrovarsi sul retro un rifugio dal così alto valore storico ricoperto da un rigoglioso giardino. La natura ha in qualche modo coperto quanto di brutto c’ha regalato la storia dell’uomo.

Rifugio Andersen – Wineandfoodtour.it

Questa tipologia di rifugi Anderson sono stati inventati nel 1938. Il loro nome viene ripreso proprio da Sir John Anderson, che al tempo era il  capo delle precauzioni contro i raid aerei. Era soliti crearli sotto le case, era l’epoca in cui c’era la paura dei bombardamenti.  Questo tipo di rifugio riusciva a garantire la sicurezza totale di sei persone. Le proteggevano dai frammenti di granata in volo. Pare, che il primo costruito a Islington, a Londra, risalga addirittura al 1939.

Cambiano casa ma non si aspettavano tutto questo

Nascono per difendere proprio sotto il suolo, nei giardini delle persone. Per chi non poteva permetterseli, venivano dati in forma gratuita. I rifugi venivano creati con una lastra di ferro ondulato o di acciaio in una forma semicircolare. Sui social è facile incappare in pagine o profili che mettono in comune ciò che resta di questi rifugi scoperti un po’ per caso nelle proprie abitazioni o, come in questo caso, nel sottosuolo.

Si tratta di rifugi che misurano circa 1,95 metri per 1,35 metri. Avendo un tetto bello spesso di terra, erano ovviamente ambienti umidi e spesso affollati. Tutti volevano proteggersi dalle bombe e c’era quindi chi chiedeva ospitalità. C’entravano massimo 6 persone ma erano sempre di più quelle che ci si infilavano dentro.

Rifugio antiguerra – Wineandfoodtour.it

Alla popolazione, in questi anni, furono donati più di 2 milioni di rifugi di questo tipo, proprio per permettere a chiunque di avere ‘un punto sicuro’.  Dopo la guerra, molti scelsero di tenerli comunque come capanni da giardino, in magari riporre gli attrezzi.

La scoperta nel giardino di Martin e Allison

La scoperta della coppia è in realtà avvenuta lo scorso anno. Solo ora però la loro storia è diventata virale perché il pronipote di Martin, un bambino di 8 anni, James, e la nipote Robyn di 32 anni, hanno voluto riportare alla luce questo posto che ricorda purtroppo una delle pagine più tristi della storia dell’uomo.

Ma hanno voluto dare al posto un ‘look’ decisamente più bello con l’aiuto di piante e fiori. Martin ha anche svelato che i precedenti proprietari della sua nuova casa vivevano lì da quegli anni e quindi uno dei vicini era sicuro che ci potesse essere un rifugio sotto il loro giardino.

Martin ha raccontato di essere molto emozionato all’idea di avere, nel suo nuovo giardino, un pezzo di storia. La scoperta è stata emozionante anche se ricorda comunque un momento brutto per la città. Il rifugio di Martin e Allison era sepolto sotto il giardino da oltre 70 anni. Purtroppo, Coventry è stata una città duramente colpita dai bombardamenti ed è stata fortemente decimata durante la guerra anche perché in città ci sono tantissime fabbriche.

Cristian Gangemi

Diplomato all'istituto tecnico Nautico di Messina, fin da piccolo sono sempre stata affascinato dal mondo editoriale e tech. Grande tifoso della Juventus, amante degli animali. Avere la possibilità di scrivere per Wineandfoodtour è una grande opportunità per me.