Càlia e Simenza è l’antico street food siciliano, che è, ancora oggi, molto amato tra le strade dell’isola: storia e curiosità su questo prodotto.
Càlia e simenza formano un’accoppiata vincente, visto che sono protagonisti indiscussi dello street food siciliano, in quanto rappresenta una versione originaria del cibo di strada che funge da perfetto connubio di benessere e convenienza già dai tempi antichi: una fama che è ancora oggi molto viva sull’isola. Scopriamo, dunque, insieme qualche curiosità su questo particolare street food siculo.
Càlia e Simenza, lo street food siciliano per eccellenza
I venditori ambulanti gridano, alla folla, “Càlia, semenza!” tra le strade durante le feste che hanno luogo in Sicilia, durante le quali vendono, per l’appunto, tali snack che, anche se – di solito – sono venduti separatamente, nonostante associati, di solito, nell’immaginario comune.
Tali delizie incarnano l’essenza del cibo di strada dalle origini più antiche: ceci e semi di zucca tostati, infatti, sono, da sempre presenti, sulle bancarelle che animano le vie dei borghi siciliani in occasione delle feste che si svolgono a livello locale.
La storia e qualche curiosità sui semi di questo street food
Tali bocconcini sono conosciuti anche come parte dello “scaccio“, termine che si riferisce a una varietà più ampia di frutta secca che richiede di essere “schiacciata” per poter essere mangiata.
Càlia e semenza, nello specifico, costituiscono gli elementi principali di tale categoria, in quanto sono ideali da sgranocchiare mentre si è in giro a passeggiare. “Càlia” deriva dal verbo latino “calare“, verbo che, nei fatti, l’atto di scaldare, mentre “semenza” ha origine dalla parola “semen“, che significa, per l’appunto, seme.
I ceci utilizzati nella càlia, conosciuti anche con il termine “caliati“, sono di piccole dimensioni e sono tostati fino a raggiungere una croccantezza molto apprezzata.
Tale processo di tostatura, che è effettuato in grandi contenitori riempiti di sabbia sopra un fornello acceso, conferisce ai ceci un gusto ricco e una consistenza unici. I semi di zucca della semenza sono tostati allo stesso modo, per poi essere leggermente salati.
La tradizione di Calia e simenza del borgo di Noto
Tale snack è molto gustoso ed economico ed è ideale da mettere in tavola o da sgranocchiare nei momenti di socializzazione. Di solito, è venduto in coni di carta o sacchetti dai venditori ambulanti. Tale street food, infine, è disponibile tutto l’anno, anche in estate quando il caldo è particolarmente forte.
Il borgo di Noto, ubicato nel Parco dei Nebrodi, in provincia di Messina, celebra tale tradizione con un’attenzione particolare, grazie all’utiilizzo di macchinari specializzati, utilizzati dai tostatori locali.
La càlia nasitana (originaria di Naso) è molto famosa in Sicilia, anche se è molto apprezzata anche in Calabria.