Famoso in tutto il mondo, il caffè espresso è una tradizione tutta italiana, infatti il termine caffè si identifica con espresso. Scopriamo storia, tradizione e curiosità!
Considerato uno dei simboli del made in Italy, il caffè espresso vanta una storia affascinante alle spalle, che vale la pena conoscere per scoprire le tradizioni e le curiosità che ruotano attorno a questa bevanda.
La nascita del caffè espresso affonda le sue origini nel lontano 1855, quando venne presentata all’Esposizione Universale di Parigi una macchina per il caffè espresso progettata dal francese Luis Bernard Rabout.
Si trattava in assoluto della prima macchina realizzata per dare vita a questa bevanda, tuttavia non era perfetta e durante il funzionamento rischiava di esplodere e la bevanda sapeva di bruciato. All’epoca la macchina per l’espresso non venne presa in considerazione, visto che presentava parecchi problemi.
Per dare avvio alla tradizione italiana del caffè espresso non si dovette attendere molto, appena tre anni. Infatti, tre anni dopo, Angelo Moriondo progettò una macchinetta per il caffè espresso in grado di farne di ottimi. Moriondo ideò la macchinetta per la sua attività di ristorazione e alberghiera, una novità assoluta per l’epoca, e la utilizzò solamente per i suoi locali.
Il caffè espresso cominciò a diffondersi nel resto della penisola intorno ai primi del ‘900, grazie a Luigi Bezzera, un milanese che apportò delle migliorie alla macchinetta ideata da Moriondo. Per farne diffondere l’utilizzo nella ristorazione, Bezzera la presenta alla stampa ed ecco che comincia ad essere usata dagli operatori del settore.
Ulteriori modifiche nel design e nel funzionamento della macchina vennero apportate nel 1902 da Desiderio Pavoni, e poi nel 1905 da Pier Teresio Arduino. In questo periodo furono numerose le aziende che iniziarono a produrre le macchine per il caffè, visto che la diffusione divenne inarrestabile.
Il 1938 fu l’anno della rivoluzione nel settore delle macchine per il caffè espresso. Achille Gaggia, barista milanese, trasformò il metodo di funzionamento della macchina, fino allora a vapore. Era nata la macchina per espresso a pressione, che si diffuse rapidamente e venne adottata in tutte le attività di ristorazione.
La tradizione vuole che l’espresso deve essere servito in una tazzina tiepida e non fredda. Allo scopo di riscaldare le tazzine, i baristi le mettono sopra la macchina e quando è il momento di fare il caffè sono abbastanza tiepide per mantenerlo caldo.
Per essere considerato un ottimo espresso, deve essere cremoso sulla superficie e anche denso oltre che profumato. In molti bar accanto all’espresso viene servito anche un bicchiere d’acqua.
Infatti, è risaputo che bere l’acqua dopo aver preso il caffè ne esalta l’aroma e in bocca rimane un sapore ancora più buono. Col passare del tempo anche il caffè espresso si è evoluto, tanto che oggi esistono moltissime varianti, come per esempio il corretto, il macchiato, ristretto e con vari gusti come quello al ginseng.
Esistono anche svariate miscele di caffè sul mercato, tutte differenti e in grado di assecondare qualsiasi palato, per gustare ogni volta un caffè con sfumature diverse.