Una cosa che fanno in molti è aggiungere un cucchiaino d’olio nell’acqua in ebollizione per la cottura della pasta: funziona davvero? C’è chi lo consiglia e chi invece è più titubante.
Di trucchi segreti in cucina, più o meno funzionali, ce ne sono davvero a decine. Uno di questi e che è molto più diffuso di quello che pensiamo è versare un po’ d’olio nell’acqua di cottura della pasta: l’obiettivo? Evitare che la pasta si attacchi alla pentola, così da favorire una cottura facile senza problemi.
È una cosa che funziona davvero o la classica leggenda metropolitana? Dare una risposta precisa non è facile, perché forse bisognerebbe considerare diversi fattori. In molti sono concordi nel sostenere che per la pasta normale non serva a niente, anzi rischia solo di peggiorare la cottura. Ci sono però altre situazioni in cui pare sia addirittura consigliato e adesso vediamo perché.
L’olio nell’acqua di cottura della pasta serve davvero a non farla attaccare?
Secondo la teoria di chi spinge all’utilizzo di questo metodo versando un po’ d’olio nell’acqua di cottura della pasta fa sì che questa non si attacchi al fondo durante la cottura. In realtà, bisogna considerare che la consistenza dell’olio è tale che non vada sul fondo ma si depositi sulla superfice, creando una sorta di tappo che, insieme all’amido rilasciato dalla pasta, rischierebbe di far fuoriuscire l’acqua dalla pentola.
L’accorgimento delle gocce d’olio, secondo alcuni, è però davvero utile in altre occasioni: ad esempio per la cottura della pasta fresca e del riso, che hanno una consistenza diversa rispetto quella tradizionale e per questo, stando a molte “testimonianze”, la presenza dell’olio può essere strategica per non fare attaccare il tutto sul fondo.
In condizioni normali, tuttavia, pare essere un po’ un mito senza fondamenta scientifiche. Per cuocere correttamente la pasta, basta mescolarla ogni 2-3 minuti con un cucchiaio per evitare che possa attaccarsi sul fondo o sulle pareti della pentola.
Ci sono poi alcune tecniche specifiche a seconda del tipo di pasta che si utilizza: gli spaghetti, ad esempio, andrebbero immersi nell’acqua che bolle con il mazzo ritorto. In questo modo si evita che gli uni siano paralleli agli altri, si crea un mazzo che copre tutta la circonferenza della pentola e poi con cucchiaio e in caso una forchetta sospingiamo leggermente sotto l’acqua.
Per quanto riguarda l’uso dell’olio, invece, non ci sono conferme che serva davvero. È chiaro, ognuno di noi in cucina ha dei trucchetti tramandati magari di generazione in generazione che sono entrati a far parte delle nostre abitudini e che diventa difficile abbandonare. Per cuocere però correttamente la pasta basta usare un po’ di accortezza e manico: sarà sufficiente per fare le cose nel modo giusto.