Le differenze che intercorrono tra burritos, fajitas e tacos, tutte pietanze tipiche della cucina messicana.
Tacos, fajitas e burritos sono tre pietanze tipiche della gastronomia messicana che si basano, in sostanza, sulle tortilla. Nei fatti, dunque, fanno leva su due ricette che – però – producono tre risultati diversi e altrettanto apprezzati della cucina messicana e Tex-mex. Scopriamo dunque insieme quali sono le differenze che intercorrono tra le tre preparazioni.
La cucina tex-mex, funge da fusione della cucina texana e di quella messicana, che si sono incontrate – per la prima volta – nel 1875, grazie alla nascita della rete ferroviaria. Tra le preparazioni più importanti, possiamo certamente annoverare i tacos, le fajitas e i burritos.
Anche se questi tre piatti possono sembrare simili, in realtà presentano delle differenze importanti, nonostante siano preparati con un ingrediente base che li accomuna, ossia la tortilla, che – però – viene lavorata in modalità diverse, in base anche alla ricetta che è presa come riferimento.
C’è da dire, però, che le fajitas e burritos sono preparati con tortilla di farina di grano che ricorda la piadina nostrana, anche se, è bene sottolinearlo, non sono la stessa cosa.
I tacos, poi, sono realizzati, invece, con una tortilla di mais che è più piccola rispetto all’altra con cui sono realizzati i burritos e le fajitas ed è più croccante e dura: inoltre, assume anche la forma di una barchetta.
I tacos, che sono uno dei piatti più identificativi della cucina e dello street food messicani, sono realizzati con tortilla croccante di farina di mais, piegata a mezzaluna. Di solito, i tacos sono farciti con formaggio fuso, verdure, guacamole e carne, ma esistono anche diverse tipologie che prevedono l’introduzione di pesce: inoltre, non può mancare la salsa messicana.
Le fajitas, invece, sono realizzate con tortilla arrotolata e non ripiegata. Inoltre, sono servite – di solito – in tavola direttamente aperte, in modo da accompagnare diverse tipologie di piatti e la farcitura può essere scelta direttamente dai commensali in base ai propri gusti. Sono mangiate fredde e farcite con cipolle, salsa messicana, pollo, peperoncini, ma anche carne di manzo, salmone, merluzzo, gamberi e calamari. Le salse più utilizzate sono la guacamole e la sour cream.
Infine ci sono i burritos, il cui nome significa “asinello“, in quanto il modo in cui sono preparati ricordano, per l’appunto, l’orecchio di questo animale. In realtà, un’altra teoria afferma che il nome di questa pietanza derivi dai venditori ambulanti che – un tempo – vendevano tali specialità, girando per la città con un asino.
Come le fajitas, anche i burritos fanno leva su una base di tortilla di farina di grano ma, a differenza di queste ultime, sono serviti caldi e già farciti e chiusi. Tra i ripieni più comuni possiamo annoverare pomodori, riso, formaggio, chili. Esistono, infine, anche varianti vegetariane.