Il nome “Burrito” porta la nostra mente ai paesi spagnoli, ed invece questa preparazione è originaria del Messico. Scopriamo insieme come questa semplice preparazione ha riscosso successo in tutto il mondo.
Il burrito: storia
Molti anni orsono le zone che ora sono conosciute con i nomi: Texas, Luisiana e Arizona, erano terre colonizzate conosciute come: Nuova Spagna. La storia dice che l’allora re spagnolo Carlo V, avesse paura che altri conquistatori si potessero appropriare di quelle terre. Penso bene di chiedere rinforzi ad alcuni spagnoli, abitanti delle isole canarie. Chiese loro di trasferirsi in quei territori appena colonizzati. Ovviamente quelle persone non andarono a mani vuote, ma si trasferirono con le loro usanze e le loro ricette. Tra queste ce ne era una a base di carne e cipolle chiamata puchero. Questo sembra essere l’inizio della storia che ha portato alla nascita del chilli con carne. Ora probabilmente vi starete chiedendo: ma cosa centra?
Ebbene centra e come perchè questo ingrediente è parte fondamentale della pietanza di cui stiamo parlando oggi. Questa preparazione è divenuta famosa in tutto il territorio Messicano e non ci sorprende perché ancora oggi è un’iconico piatto Tex-Mex. Inizialmente veniva servito per strada ma poi le leggi impedirono che questo avvenisse. Col tempo quindi quell’iconico piatto doveva essere servito in un altro modo, che permettesse la vendita come street food. Così si iniziò a vendere il chilli con marne all’interno di una grande tortilla di mais, arrotolata. Nasce così il “burrito“, ma perché questo nome? A quanto pare il primo venditore ambulante di questa ricetta fu Juan Mendez che andava in giro con il suo asinello, a vendere le calde tortilla ripiene di chilli. Nasce per questo motivo il nome “burrito” che è un diminutivo di asinello.
La ricetta originale e le varianti
Oggi ci sono ristoranti che propongono i burrito in tantissime versioni differenti, ma se vogliamo rifarci alla ricetta originale, com’è preparata? Si parte da una tortilla di farina di grano, nel suo ripieno troviamo il chilli con carne di manzo e fagioli, in aggiunta pomodorini, lattuga e salsa piccante. La chiusura dev’essere fatta a regola d’arte. I veri esperti chiudono il burrito in modo tale da preservare il suo ripieno ad ogni morso. Non si rischia di “sbrodolare” se la chiusura è avvenuta nel modo corretto.
Oggi comunque, come dicevamo all’inizio, il burrito esiste in moltissime varianti, vediamone alcune. Ci sono versioni composte da un ripieno di salsicce tipiche il “chorizo“, accompagnate con mais e riso che ne mitigano il sapore audace. Non possono mancare anche versioni vegane ormai richiestissime, in questo caso troveremo un ripieno di verdure e una finta carne vegetale. E se la carne è il ripieno principale, non possono certo mancare versioni con un ripieno a base di pesce, formaggio, salsa guacamole e tantissime altre varianti e ripieni adatti a tutti i gusti. Vogliamo assaggiarli tutti, ma non possiamo certo dimenticare di assaggiare la ricetta originale.