Se la qualità di un vino può essere oggetto di valutazioni diverse, così non è per il prezzo. Ed il Brunello di Montalcino scala entrambe le classifiche
Che esistano graduatorie che valutano i vini sotto differenti aspetti, da quelli organolettici a quelli percettivi, da quelli olfattivi a quelli sensoriali, lo sanno praticamente tutti. Ma che ci sia anche una classifica dei vini più costosi al mondo, è una piccola curiosità.
La domanda che possiamo porci è: ma prezzo e qualità coincidono sempre?
Di certo ad esempio avrà risposto in maniera positiva a questo quesito il collezionista ed intenditore che ha deciso di acquistare nel 2015 una bottiglia di Brunello di Montalcino Riserva Biondi Santi Tenuta Il Greppio, pagandola ben 45.177 dollari!
Ed anche senza arrivare a queste quotazioni stellari, comunque il prezzo al pubblico di alcune bottiglie di questo meraviglioso ed inebriante nettare toscano, nella versione Riserva, arriva quotidianamente sopra i 440 euro.
Possiamo quindi dire senza paura di essere smentiti che tra i beni extra lusso, anche il vino occupa un posto di rilievo. Il Brunello di Montalcino sicuramente è tra questi, ma si trova in buona compagnia: potremmo citare anche alcune etichette di Sassicaia, di Barolo, di Barbaresco.
Non andiamo quindi troppo lontani dalla realtà dicendo che, ritornando nel mondo comune e lasciando le spese folli dei ricchi, anche nell’immaginario comune il Brunello di Montalcino è uno di quei vini che scegliamo per le occasioni particolari e per i quali siamo disposti a spendere qualcosa in più.
Ma come facciamo, se non siamo super intenditori, ad essere sicuri che quel Brunello di Montalcino che abbiamo adocchiato, valga il prezzo, comunque più alto della media?
Sicuramente il consiglio migliore è affidarci a chi ne sa più di noi. E, come vedremo a breve hai due modalità per farlo.
Una prima strada è quella di affidarsi a guide, riviste, blog di settore, all’interno dei quali anno dopo anno vengono inserite le cantine migliori in una determinata annata. Questo accade per tutti i vini e quindi anche per il Brunello.
A questo punto va però fatta subito una precisazione: se vuoi il top, devi scegliere il Brunello di Montalcino Riserva.
Il che significa che, se vuoi bertelo nel 2019, non puoi andare a cercare l’annata 2018! Devi fare un passo indietro di almeno 5 anni, perché questo è il tempo minimo di invecchiamento di una Brunello di Montalcino Riserva.
A questo punto quindi, potremmo consigliarti alcuni vini che sono risultati tra i migliori dell’annata 2013, considerata dagli esperti una tra le migliori dell’ultimo periodo. Se infatti perde in profumi rispetto all’annata 2012, tuttavia guadagna in equilibrio. Ovvio è che dal 2013 andando all’indietro puoi scegliere diverse annate: ricorda però che più torni indietro con il calendario, più parliamo di un vino pregiato e dunque dal prezzo elevato.
Tra i Brunelli di Montalcino DOCG migliori del 2013 possiamo annoverare le cantine:
Ti avevamo detto però che le strade erano due…sei curioso di scoprire la seconda?
Questo modo è forse ancora più divertente, anche se presuppone che tu sia delle zone intorno a Montalcino o che ti voglia fare un viaggetto.
Il borgo è in realtà davvero bello e si presta ad un weekend fatto per staccare, ossigenare mente e polmoni e degustare ottimi vini!
Considerando che il Brunello di Montalcino è una risorsa importante sia a livello turistico che economico, non ti sorprenderà se ti raccontiamo che per le vie del centro storico puoi incontrare tantissime enoteche che fanno delle etichette del loro nobile nettare un vanto.
Se hai la voglia di ascoltarli e di immergerti nel racconto di storie, profumi, sentori, i proprietari delle enoteche sapranno guidarti in un viaggio meraviglioso, dove la storia del vino e quella della famiglia spesso si intersecano.
Se volete provare il piacere di degustare un buon bicchiere di Brunello direttamente nel borgo, una buona idea è quella di passare nella storica enoteca di Montalcino della famiglia Padelletti, un luogo che ti saprà far fare un salto indietro nel tempo. Le pareti in pietra, tavoli in legno, una libreria sullo sfondo. Insomma il luogo perfetto per sedersi e farsi raccontare sorso dopo sorso le storie racchiuse nel Brunello di Montalcino (non soffermatevi solo a questa tipologia, ottimi sono anche i Rossi di Montalcino, i Bianchi e il Moscadello).