Carne cotta lentamente con il vino. È il brasato un piatto tipico piemontese, famoso in tutta Italia, in quanto garantisce la realizzazione di una pietanza estremamente morbida e delicata, ma non di meno succulenta e appetitosa.
Il procedimento di preparazione è il segreto per la buona riuscita di questo piatto. E la marinatura è una delle fasi più importanti che si concretizza nell’immersione della carne in una sorta di pinzimonio composto da vino, olio e spezie. Solo dopo è possibile mettere il taglio di carne nella casseruola e iniziare il lungo processo di cottura a media temperatura per garantire ai grassetti di sciogliersi donandogli quella consistenza tanto morbida e invitante.
Una volta arrivato alla giusta cottura, c’è l’ultima fase del processo: servirla in tavola. E anche questo passaggio è importante, visto che il sughetto che s’è formato durante la cottura va frullato e utilizzato come salsa per insaporire e anche decorare le fettine di brasato.
La scelta del taglio di carne per realizzare questa pietanza è quasi obbligato, visto che è opportuno prediligere la spalla o la coscia che hanno nervature e anche il grasso necessario a creare quel fondo di cottura da utilizzare come salsa.
Anche il nome ha origine in Piemonte, nasce da ‘brasa’ che significa brace in quanto la cottura originale prevedeva che fosse preparato sulla brace. Il taglio di carne condito veniva sistemato nella pentola adagiata al centro della brace per una cottura lenta e lunga. Le prime preparazioni di questa pietanza si fanno risalire all’800, in concomitanza con la nascita di un particolare tipo di vino, il Barolo, che viene usato nella cottura del brasato per le sue caratteristiche, trattandosi di un vino rosso, dal sapore intenso ed estremamente profumato.
Per non confondersi, occorre fare una differenziazione, specificando che c’è differenza tra brasato, stracotto e spezzatino. Quando la carne viene cotta in un pezzo unico per lungo tempo si chiama stracotto, quando in piccoli pezzi è spezzatino. Se, infine, viene cotto in un pezzo unico, ma aromatizzato e marinato con spezie e vino, ecco che abbiamo il brasato.
Proprio per la sua lunga storia il brasato viene abbinato a particolari etichette di vino. Primo tra tutti, ovviamente, il Barolo, apprezzato in quanto corposo e robusto. Però, sono anche altri i vini ottimi per questo secondo piatto e tra gli altri il Monte del Cuca, dal colore arancio e dal sentore di frutta matura, miele e spezie.