Andiamo alla scoperta del Borscht, tipica zuppa di origini russe ed ucraine, servita in tavola nelle giornate più fredde.
Cos’è il Borscht? Se anche voi vi siete fatti questa domanda, sappiate che consiste in una zuppa di verdure che fa parte delle cucine russa ed ucraina. Nella maggior parte dei casi, contiene la barbabietola rossa, che – spesso – le conferisce un colore rosso molto acceso. Scopriamo insieme qualche curiosità su questa pietanza, che non rappresenta solo un piatto, ma anche un elemento culturale. È, infatti, spesso presente nel corso delle celebrazioni e in occasione di eventi familiari.
Borscht, la zuppa tipica delle cucine russa ed ucraina
Il borscht è una zuppa che incarna la quintessenza della cucina invernale, sia per i russi che per gli ucraini. Noto per il suo vivido colore rosso e il sapore molto ricco, è un piatto che unisce tradizione, gusto e nutrizione.
Alle sue spalle, c’è una storia ben precisa: nel corso del tempo, inoltre, sono state realizzate diverse varianti, ognuna delle quali porta con sé benefici nutrizionali e varie curiosità: si tratta, dunque, di un piatto imperdibile per chiunque voglia riscaldarsi durante i freddi mesi invernali.
Il borscht – d’altronde – ha radici che affondano, in profondità, nella storia dell’Europa orientale: diverse varianti, infatti, si trovano, sia nella cucina russa che in quella ucraina.
Le origini controverse e dibattute
La sua origine esatta è oggetto di dibattito, ma è ampiamente riconosciuto come un piatto che rispecchia l’eredità culturale di queste nazioni. Di solito, il borscht era preparato con ingredienti semplici e locali, che lo rendevano un piatto accessibile a tutti.
Secondo Igor Bednyakov, chef del ristorante Bochka di Mosca, i cosacchi – un gruppo etnico originariamente formato da comunità paramilitari autonome – credono di essere gli ideatori del borscht, avendolo cucinato per la prima volta durante l’assedio di Azov nel 1637.
Una teoria – comunemente condivisa – afferma è che le origini del borscht risalgono addirittura al XIV secolo e che tali origini sono localizzate nel paese in cui oggi conosciuta come Ucraina. I ricettari sembrano affermare che furono gli ucraini ad aggiungere la barbabietola.
Ingredienti e preparazione della zuppa
Il borscht fa leva, principalmente, sull’utilizzo della barbabietola, che gli conferisce il caratteristico colore rosso. Le ricette che sono state elaborate, nel corso del tempo, possono variare notevolmente a seconda della regione presa in riferimento.
Oltre alla barbabietola, tra gli ingredienti che compongono questo piatto ci sono cavolo, patate, carote, cipolle e, a volte, pezzi di carne. La preparazione di base prevede una cottura lenta degli ingredienti in un brodo, spesso arricchito con panna acida o erbe fresche.
Ogni regione ha la sua versione personale di borscht. In Ucraina, ad esempio, è comune aggiungere fagioli e carne di maiale, mentre in Russia si preferisce una versione più leggera, spesso vegetariana. Alcune varianti includono anche l’aggiunta di mele o prugne secche per dare al piatto un tocco agrodolce.
Benefici nutrizionali
Oltre a essere delizioso, il borscht è anche nutriente. La barbabietola, nello specifico, è ricca di antiossidanti, fibre e vitamine.
Altri ingredienti che compongono questa pietanza, tra i quali possiamo annoverare il cavolo e le carote, aggiungono ulteriori nutrienti essenziali alla stessa, rendendo questa zuppa un’ottima scelta per attuare un’alimentazione equilibrata. Il borscht può essere servito caldo e freddo, con o senza carne.