In Emilia Romagna, e più precisamente nel ducato di Parma e Piacenza,ci sono alcuni borghi medievali ideali per un week end tra arte e sapori.
Il comune si trova in prossimità dell’autostrada A1 ed a pochi chilometri dalla via Emilia. Fontanellato si trova a venti chilometri circa da Parma in direzione di Piacenza, in piena pianura padana, nella Bassa parmense.
Troverete una grande mostra-mercato di libri che solo a sfogliarli fanno venire voglia di cucinare italiano e di mangiare internazionale. Scoprirete ricette antiche e moderne cuore delle classiche cucine regionali dello Stivale nazionale.
a Vigoleno i secoli sono rimasti rinchiusi all’ interno di una severa cinta muraria che risale alla fine del XIV secolo.
Vivande incantate come i salami e le coppe, maturate in antiche cantine. Le colline che da Vigoleno vanno verso la Val d’Arda sono rinomate per l’uva da tavola ed i vini: siamo nella zona di produzione del Monterosso Val d’Arda, un bianco DOC ottenuto in buona parte da uve Malvasia, Moscato, Trebbiano e Ortrugo.
Da segnalare anche il raro “Vin Santo” di Vigoleno , un Doc di recente acquisizione.non occorre la macchina del tempo per fare un tuffo nel passato; a Vigoleno i secoli sono rimasti rinchiusi all’ interno di una severa cinta muraria che risale alla fine del XIV secolo.
Vivande incantate come i salami e le coppe, maturate in antiche cantine.
Castell’Arquato offre numerose attrattive per il turista che intende visitare il bellissimo borgo. Gli appassionati di arte, gli amanti dell’archeologia, i cultori della storia non resteranno certamente delusi.
Non a caso Castell’Arquato é stato scelto come palcoscenico per un importante film come “Lady Hawke”, alcune trasmissioni televisive di rilevanza nazionale sono state girate a nel borgo.
Numerosi sono i monumenti in cui sono racchiusi degli autentici capolavori d’arte. La storia e la cultura si esprimono all’interno dei musei che potete trovare lungo le vie del borgo.
Castell’Arquato potete trovare anche momenti di autentico divertimento e relax nei numerosi locali del paese gustando i prelibati piatti della cucina tipica e sorseggiando i vini nelle cantine.
Gli abitanti sono circa 380
Brisighella è un antico borgo medievale e termale della Valle del Lamone, nell’Appennino Tosco-Romagnolo, fra Firenze e Ravenna…
Le acque delle sue Terme e la tranquillità che regna nel borgo e nei dintorni ne fanno il luogo ideale per abbandonare ogni stress e dedicarsi alla cura di sé stessi.
Un mare di verde, sentieri e scalinate gessosi, antichi luoghi di culto, case poste in strade caratteristiche…. tutto a Brisighella crea un insieme di sensazioni e di esperienze uniche che suscitano ricordi ancestrali, lontani e vicini, di un mondo ormai scomparso da secoli.
E’ una terra ospitale, ricca di tradizioni, sapori, bellezze architettoniche e naturalistiche, insignita delle più prestigiose certificazioni (Borghi più Belli d’Italia, Cittaslow, Bandiera Arancione del Touring Club Italiano), a testimonianza delle sue eccellenze e della sua qualità di vita.
Posto in posizione strategica fra il mare e la collina (alta circa 300 m s.l.m.) a 18 km da Rimini, Verucchio sorge nella vallata del Marecchia che domina da posizione rialzata. Il territorio comunale comprende anche un’exclave: la frazione di Pieve Corena, separata dal resto del comune dallo stato di San Marino e distante 12 km da Verucchio.
La rocca fu edificata ai tempi di Adalberto Pallavicino, capostipite della famiglia, nell’XI secolo circa; nella prima metà del duecento venne completamente riedificata da Oberto il Grande. La rocca era circondata da un fossato e un ponte levatoio la collegava alla piazza; nel tempo, però, essa è stata distrutta e ricostruita più volte e ha quindi perso il ponte levatoio e parte delle mura di cinta. Nel 1857 fu ricostruita quasi per intero, in stile neogotico, dall’architetto Pier Luigi Montecchini. Della rocca originale si è conservato il mastio, il torrione principale. Nel cortile dell’edificio è murata l’aquila imperiale in pietra dei Pallavicino. La rocca, al cui interno si trova il Teatro Verdi, è ora il palazzo municipale, sede del Comune di Busseto.
La piazza intitolata al Maestro mantiene tutt’oggi l’assetto quattrocentesco a pianta rettangolare ed è dominata dal monumento bronzeo dello scultore Luigi Secchi, del 1913, raffigurante il “Cigno di Busseto” che veglia sul paese, quietamente seduto su di uno scranno. Dalla piazza è possibile ammirare importanti edifici tra cui la rocca Pallavicino, la chiesa collegiata, casa Barezzi e altre costruzioni dai caratteristici portici.
Palazzo Orlandi è un edificio in stile neoclassico progettato dall’architetto Giuseppe Cavalli. Verdi acquistò il palazzo nel 1845 e lo elesse a propria abitazione dal 1849 al 1851, periodo in cui convisse con la cantante lirica Giuseppina Strepponi. Tale convivenza, occorsa prima del matrimonio tra i due, destò grande scandalo tra i bussetani tanto che la coppia, per sfuggire ai pettegolezzi, decise di trasferirsi nella vicina Sant’Agata. Durante la sua permanenza a Palazzo Orlandi Verdi compose Luisa Miller, Stiffelio e Rigoletto.
A Dozza, l’arte si fa paesaggio urbano ed arreda i muri delle case, le strade e le piazze, inondando di luce e stili diversi ogni angolo ed aprendosi a squarci di colori improvvisi. Si tratta di un vero e proprio museo a cielo aperto, in cui si possono ammirare oltre un centinaio di opere realizzate da nomi prestigiosi dell’arte contemporanea. All’interno della Rocca sono conservati gli affreschi e i bozzetti delle opere su muro esposti nel Centro Studi e Documentazione del Muro Dipinto.
Il periodo migliore per visitare Dozza è sicuramente da maggio a settembre, per unire l’occasione della visita al borgo con la partecipazione ad eventi come la “Festa del Vino” e la “Nuova Biennale del Muro Dipinto”.
Il suo centro storico, dalla caratteristica forma a fuso, conserva intatto l’originale tessuto edilizio di stampo medioevale, e la possente Rocca Sforzesca, posta all’apice del paese si armonizza perfettamente con il resto dell’abitato, che segue il tracciato delle antiche mura.
Successivamente trasformata nel signorile Palazzo Malvezzi Campeggi, la maestosa Rocca fu voluta da Caterina Sforza, che la riedificò alla fine del XV secolo sulle precedenti rovine di fortezze bolognesi del 1250 ca. I bolognesi Campeggi la trasformarono da edificio puramente militare in palazzo signorile sul finire del ‘500. La Rocca passò in seguito, per via ereditaria, alla famiglia Malvezzi-Campeggi che vi dimorò fino al 1960.
Da visitare gli appartamenti del piano nobile, il salone, i salottini e le camere da letto, la cucina, le prigioni, le stanze di tortura, i camminamenti sulle torri. Al secondo piano si trovano il Centro Studi e Documentazione del Muro Dipinto e la Collezione Mascellani, mentre i sotterranei ospitano l’Enoteca Regionale dell’ Emilia Romagna.
Nel centro storico, al quale danno colore e atmosfera i muri dipinti, meritano inoltre una visita la Chiesa prepositurale di S. Maria Assunta in Piscina, edificata nel XII sec. sui resti di una precedente chiesa romanica – contiene una tavola del 1492 di Marco Palmezzano -, il Rivellino, dentro il quale è ricavata la porta settecentesca di accesso al borgo, e la Rocchetta di origini trecentesche.
Brescello si trova nella Pianura Padana, sulle rive del Po, a 27 km da Reggio Emilia. Fondato dai Galli Cenomani attorno al VII secolo a.C, Brescello fu, cinque secoli dopo, raggiunta dai Romani che la ribattezzarono Brixellum. Questo borgo è diventato un dei più importanti centri della Pianura Padana per la sua posizione strategica lungo il Po. E’ famoso per l’ambientazione dei film di Don Camillo