In tempi duri come questi, non è di certo una vergogna avere bisogno di un aiuto anche solo per fare la spesa quotidiana. Oggi lo stato mette a disposizione un Bonus spesa 382 euro. Ecco in cosa consiste e cosa fare per richiederlo e poterlo ricevere in breve tempo.
All’interno della Legge di Bilancio 2023 è stata inserita una misura che mira ad aiutare le persone in gravi condizioni di povertà e che hanno difficoltà a fare la spesa quotidiana. Questa misura è particolarmente importante considerando l’aumento dei costi alimentari dovuto all’inflazione. Le associazioni dei consumatori hanno lanciato l’allarme su questa situazione, evidenziando gli alimenti più costosi, tra cui olio, zucchero, farina, pasta, pane, latticini e altri prodotti di base.
Questo aumento dei prezzi degli alimenti, combinato con una diminuzione della domanda, ha portato ad un elevato livello di spreco alimentare da parte di commercianti, supermercati e mercati. La situazione economica in Italia è stata influenzata da diversi fattori, tra cui la guerra e la pandemia di COVID-19. Entrambi questi eventi hanno avuto un impatto significativo sul reddito delle famiglie italiane e sulla stabilità finanziaria a breve termine. Tutto questo ha contribuito a una riduzione dei redditi delle famiglie e ad un aumento del costo della vita. L’introduzione di misure di sostegno da parte del Governo, era doverosa. Il Bonus spesa di cui vi parleremo oggi rientra in queste misure.
Bonus spesa 382 euro: in cosa consiste la misura del Governo
Uno studio recentemente condotto da NielsenIQ utilizzando i dati forniti dall’Istituto nazionale di statistica (Istat) ha rivelato che l’aumento dei prezzi al consumo, noto come “carrello della spesa”, ammonta solo a 35 euro. Tuttavia, è evidente per tutti che gli aumenti dei costi del cibo, soprattutto sugli alimenti più necessaria al fabbisogno quotidiano, stanno gravando in modo sostanziale sui bilanci familiari, in particolare per le famiglie a basso reddito.
Proprio per sostenere le famiglie con un reddito Isee inferiore a 15.000 euro all’anno, il governo ha introdotto il nuovo bonus spesa da 382,5 euro. Questo bonus sarà attivo a partire dal prossimo luglio e verrà distribuito tramite l’attivazione di apposite carte acquisti. Il decreto relativo stabilisce che saranno emesse 1,3 milioni di carte, che saranno assegnate in maniera automatica sulla base di determinati criteri mediante un processo che coinvolge l’Istituto nazionale della previdenza sociale (INPS) e i Comuni.
L’elenco dei prodotti acquistabili comprende una vasta gamma di prodotti alimentari essenziali come cereali, farine, pasta, riso, legumi. Tra gli alimenti disponibili ci son anche: olio vegetale, carne, pesce, uova, latte, formaggi, pane, frutta, verdura e altri prodotti freschi o confezionati che soddisfano i requisiti di prima necessità. La finalità principale della Carta Risparmio Spesa è garantire alle famiglie in situazioni economiche difficili l’accesso a cibi nutrienti e fondamentali per una sana alimentazione.
Le persone, negli ultimi anni, hanno speso di più per i beni di prima necessità come il cibo e il carburante, mentre l’occupazione è diminuita a causa della chiusura di molte attività commerciali. La pandemia di COVID-19 ha ulteriormente aggravato la situazione economica in Italia. Il paese ha subito una delle peggiori crisi sanitarie nel mondo, con migliaia di morti e un’ampia diffusione del virus. Proprio per questo, ogni aiuto può fare la differenza. Ma come ottenere il Bonus spesa 382 euro? Vediamo insieme quali sono i requisiti necessari.
I requisiti per poter usufruire del Bonus
L’aumento della disoccupazione e la perdita di reddito hanno reso difficile per molte famiglie italiane arrivare a fine mese. Molti si sono trovati a dover fare i conti con scarse risorse finanziarie, difficoltà nel pagare le bollette e l’affitto, e hanno dovuto fare sacrifici per riuscire ad arrivare a fine mese. Il governo italiano ha cercato di affrontare queste difficoltà attraverso l’introduzione di misure di sostegno economico, come il reddito di cittadinanza e i bonus proprio come questo.
A partire da luglio 2023, quindi, sarà introdotta una nuova iniziativa chiamata Carta Risparmio Spesa. Tale iniziativa consiste in un contributo economico destinato alle famiglie con un Isee inferiore a 15 mila euro e che soddisfano specifici requisiti. Questa iniziativa è prevista dall’articolo 1, commi 450 e 451 della legge 29 dicembre 2022 n. 197, nota come legge di Bilancio 2023. La Carta Risparmio Spesa può essere utilizzata esclusivamente per l’acquisto di beni di prima necessità, come indicato nell’elenco allegato al decreto del 18 aprile, il quale è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 12 maggio scorso.
A differenza del Reddito di Cittadinanza, che ha un elenco di ciò che non può essere acquistato, il governo ha fornito informazioni più precise riguardanti la Carta Risparmio Spesa. Infatti, ha limitato l’utilizzo del bonus a un elenco più ristretto di beni.
È importante sottolineare che questo contributo sarà riconosciuto automaticamente, senza la necessità di presentare una richiesta specifica, a partire dal mese di luglio. Il processo di assegnazione dei contributi sarà gestito dai Comuni, basandosi sulle informazioni fornite dall’INPS. .
Bonus spesa 382 euro: un valido aiuto per la spesa
Le famiglie beneficiarie saranno informate sulla possibilità di ritirare la carta presso gli uffici di Poste Italiane. Al momento del ritiro, la Carta Risparmio Spesa avrà un importo precaricato di 382,50 euro, che potranno essere utilizzati per l’acquisto dei beni inclusi nell’elenco limitato di prodotti.
Secondo quanto specificato nell’articolo 3 del Decreto del 18 aprile emanato dal Ministero dell’Agricoltura, il contributo erogato tramite la Carta Risparmio Spesa è destinato esclusivamente all’acquisto di beni alimentari di prima necessità. Questa informazione è confermata anche nell’allegato 1 del decreto, che contiene l’elenco dettagliato dei beni che possono essere acquistati, con l’esclusione di qualsiasi tipo di bevanda alcolica.
Inoltre, è importante sottolineare che l’utilizzo della carta è limitato esclusivamente all’acquisto di beni alimentari presenti nell’elenco allegato. Non può essere utilizzata per l’acquisto di bevande alcoliche di qualsiasi tipo. Questa restrizione è stata posta allo scopo di promuovere uno stile di vita sano e responsabile. Inoltre, mira a garantire che i fondi destinati alla Carta Risparmio Spesa siano efficacemente impiegati per soddisfare le esigenze alimentari di base delle famiglie beneficiarie.
Un aiuto che può alleggerire le spese delle famiglie
Non saranno inclusi nella distribuzione delle carte elettroniche di pagamento prepagate e ricaricabili PostePay, che potranno essere ritirate presso gli uffici postali abilitati una volta ricevuta la comunicazione di ammissione al contributo da parte del Comune, i nuclei familiari che risultino già beneficiari di reddito di cittadinanza, reddito di inclusione o altre misure di inclusione sociale o sostegno alla povertà alla data di entrata in vigore del decreto attuativo.
L’acquisto dei beni alimentari indicati potrà avvenire esclusivamente presso gli esercizi commerciali autorizzati. I negozi alimentari e i supermercati che desiderano aderire all’iniziativa dovranno inviare una specifica domanda al Ministero dell’Agricoltura per partecipare al programma e al piano di contenimento dei costi dei beni alimentari di prima necessità.
La Carta Risparmio Spesa, che sarà consegnata ai beneficiari presso l’ufficio postale locale, può essere utilizzata esclusivamente per pagamenti elettronici. I fondi a disposizione non potranno essere prelevati in nessun caso. È importante notare che è essenziale effettuare almeno un pagamento entro il 15 settembre 2023: in caso contrario, il beneficio non sarà più utilizzabile.
D’altra parte, non c’è una scadenza per l’utilizzo della carta: a condizione che il primo pagamento si registri entro il termine sopra menzionato. Non ci sono limiti di tempo per utilizzarla, anzi il decreto attuativo non esclude la possibilità che l’importo a disposizione possa aumentare. Se, dopo un monitoraggio svolto da Poste Italiane nel mese di ottobre, emergano risorse residue saranno erogati altri fondi.