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Food & Drinks - Ricette

Bloody Mary, il cocktail (forse) ispirato a Maria la sanguinaria: storia e curiosità

Scopriamo qualche curiosità e la storia del Bloody di Mary, il cocktail che – forse – fu ispirato a Maria la sanguinaria. 

Uno dei cocktail sicuramente più famosi al mondo è il Bloody Mary, cocktail dal colore rosso molto vivo e dal sapore piccante. C’è da dire che non piace proprio a tutti, in quanto quanto ha un gusto particolare che non incontra le preferenze di ogni palato. Scopriamo, dunque, insieme la storia di questa bevanda, nonché le origini del suo nome che pare siano collegabili a Maria la sanguinaria.

La storia e qualche curiosità sul Bloody Mary

Anche se è definito un cocktail, possiamo dire che il Bloody Mary non ha proprio le fattezze specifiche di questa tipologia di bevanda, in quanto è realizzato con succo di pomodoro e vodka. A tali ingredienti, inoltre, si aggiungono anche il tabasco e la salsa Worcestershire.

Il cocktail Bloody Mary (wineandfoodtour.it)

Molti si chiedono perché nel corso del tempo abbia assunto questo nome alquanto particolare, che tradotto in italiano significa “Maria la sanguinaria“.

E, in effetti, molte teorie affermano che l’origine di questo cocktail deriverebbe proprio da Mary Pickford, famosa attrice del cinema muto, alla quale nei fatti sarebbe stata dedicata questa bevanda.

Le leggende che aleggiano intorno al cocktail

C’è – però – una leggenda – un po’ più oscura – che si collega al Bloody Mary e che riguarda l’implacabile Maria Tudor, regina d’Inghilterra, a cavallo tra il 1553 e il 1558, che – al tempo – fu denominata Maria la sanguinaria, in quanto era una sovrana violenta che cercò, a tutti i costi, di ripristinare il cattolicesimo in Gran Bretagna.

In realtà, esiste un’altra leggenda, forse un po’ più legata a racconti che si tramandano di generazione in generazione, che collega la creazione di tale cocktail ad un fantasma del folclore occidentale, chiamato Bloody Mary.

Barista serve il Bloody Mary (wineandfoodtour.it)

In alcuni casi, è rappresentato da una bambina o da una ragazza, in altri da una strega sanguinaria. Si procederebbe, dunque, all’evocazione di tale entità, nel momento in cui si rompe un rituale specifico, che si svolge davanti ad uno specchio.

Anche sul reale inventore di questa bevanda ci sono diverse teorie, in quanto alcuni pensano che è stato ideato tra gli anni ’20 e gli anni ’30 del ‘900 e il suo inventore sarebbe il barista Fernand Petiot, impiegato all’Harry’s New York Bar di Parigi.

Pare che in un primo momento la bevanda fosse composta esclusivamente da succo di pomodoro e da vodka e che solo in un secondo momento, proprio grazie a Petiot, furono aggiunti altri ingredienti, tra i quali – per l’appunto – la salsa Worcestershire.

Un’altra teoria attribuisce l’invenzione del Bloody Mary all’attore George Jessel, che – pare – lo abbia inventato a Palm Beach, in Florida.

Daniela Caruso

Sono laureata in Culture Digitali e della Comunicazione alla triennale e in Comunicazione Pubblica Sociale e Politica alla magistrale. Da anni, lavoro nel mondo digitale e nell'editoria online. Sono appassionata di viaggi, tecnologia, disegno, manga ed anime, ma anche di lettura e scrittura.