Qual è la migliore birra senza pesticidi? Da un’indagine condotta da Altroconsumo su 28 tipi di birre, valutando le informazioni riportate sull’etichetta, il colore, la quantità di malto, l’acidità e facendo la prova d’assaggio di un team di esperti, è stata rilasciata una classifica delle migliori birre in circolazione con un punteggio in centesimi.
Se siete anche voi Beer lovers, non vi resta che continuare la lettura di questo articolo per saperne di più.
Gli Italiani e la birra
Durante il primo lockdown, la bevanda più consumata dagli Italiani è stata la birra (il 71%), non il caffè e nemmeno il vino. Pur essendo nota l’Italia per essere un paese Wine lover, il consumo del vino è calato dell’11% negli ultimi anni a vantaggio di quello della birra.
Ciò che è certo è che 30 milioni di italiani bevono la birra e 9 italiani su 10 la preferiscono chiara. Secondo AssoBirra, ogni italiano consuma mediamente 25 litri di birra l’anno. Dall’aperitivo alla cena al ristorante fino alla pizza in casa con amici, la birra si conferma la bevanda più amata dagli italiani.
Chiara, rossa, scura, artigianale, tedesca, italiana: in commercio si trovano innumerevoli varianti di birra, ma spesso la scelta dei consumatori è casuale o orientata dal prezzo e dal gusto personale.
In realtà alcune tipologie di birre sono migliori di altre che hanno invece dei parametri non proprio salutari in termini di pesticidi o gradazione alcolica.
La migliore birra senza pesticidi secondo Altroconsumo
Al primo posto della classifica stilata da Altroconsumo sulle migliori birre in circolazione c’è la Menabrea Original, prodotta da uno storico birrificio di Biella.
Costa solo 0,84€ e si è aggiudicata un punteggio di 77 su 100 (considerando che 70 è la soglia secondo cui gli esperti giudicano una birra di alta qualità). Ha un gusto pieno, raffinato e si presta a molteplici abbinamenti di gusto.
Al secondo posto della classifica troviamo non una, bensì due birre super famose ed amatissime dagli Italiani: la Peroni e la 4 Luppoli di Poretti. La prima è la fedele compagna di tante avventure: dalla partita con gli amici a base di pizza, al panino con la mortadella gustato sulla spiaggia.
Dal 1846 la Peroni non ha mai conosciuto crisi. Apprezzata sia per il suo gusto che per il prezzo economico (0,65€), stupisce che sia anche una birra di ottima qualità (ha avuto un punteggio di 74 su 100).
Al terzo posto della lista c’è la Dreher, il cui birrificio oggi è gestito da Heineken, ma in origine alla fine del’700 era nelle mani di una famiglia boema. Il suo aroma delicato e le note leggere di miele la rendono una delle birre più apprezzate dai consumatori italiani, ma anche di migliore qualità (ha conquistato un punteggio di 73 su 100). Il costo è di 0,72€.
Al quarto posto c’è una birra che fino a poco tempo fa era sconosciuta, ma oggi è frutto di un’abile campagna di marketing: la Ichnusa Anima Sarda. Ha una forte impronta di granoturco e un gusto rotondo, non amaro ed è dissetante. Ha avuto un punteggio di 72 su 100.