Sappiamo che esistono molte varietà differenti di basilico, anche solo nel nostro territorio ne troviamo a foglie più o meo grandi ad esempio. A poca distanza da noi comunque, c’è una tipologia di basilico molto differente da quella alla quale siamo abituati, stiamo parlando del basilico greco. Scopriamo meglio questa varietà e in cosa differisce dalla nostra.
Il basilico greco
Di recente sono stata in Grecia e durante il mio viaggio sono rimasta affascinata da una pianta presente in molte aiuole. Il suo profumo era inconfondibile, ma il suo aspetto era molto differente da quello al quale sono abituata. Questo mi ha portato a fare alcune ricerche e questo è ciò che o scoperto. Prelevando una foglia dalla pianta e annusandola, non ho avuto dubbi, davanti a me avevo del basilico, ma il suo aspetto era nuovo per me. Le foglie piccole e a punta ricordano più le foglie di menta. Il suo colore è di un verde brillante e il suo profumo è molto forte e deciso. Cresce come un cespuglio e ha una base a tronco abbastanza solida.
Altra particolarità sono i suoi fiori che sono di un bellissimo colorito violaceo. Crescendo a cespuglio rimane molto ordinato se cimato e curato a dovere divenendo un vero e proprio ornamento. I suoi usi in cucina sono similari a quelli che conosciamo già e i greci lo utilizzano in moltissime loro ricette. Per quanto riguarda la sua coltivazione questa va da maggio ad agosto, se le temperature lo permettono anche fino alla fine di settembre. Le piante infatti resistono molto bene fino a temperature non inferiori ai 10 gradi. Ama terreni ben drenati, ma teme il ristagno quindi la stagione autunnale solitamente significa la fine della sua stagionalità. Ma se volessimo paragonarlo al basilico italiano, quali sono le loro differenze e similitudini?
Differenze e similitudini da quello italiano
Una delle differenze principali dalle due piante è sicuramente l’aspetto. Il basilico italiano a prescindere dalla sua varietà ha foglie più o meno grandi ma appaiono tondeggianti e tendono ad essere ricurve. Il basilico greco ha invece foglie molto piccole e a punta, ben distese e di un colorito leggermente più tendente al giallo. Altra differenza la ritroviamo nel profumo e nel sapore. Pur essendo più piccole le foglie sono un vero e proprio concentrato di sapore. Sono ricchissime di oli essenziali e queste le rende molto aromatiche. Il basilico italiano invece pur avendo foglie più grandi tende ad avere un profumo ed un sapore più morbido.
Che dire invece delle similitudini? Sicuramente gli impieghi d’uso fanno parte di questa classificazione. Possiamo infatti adoperare le due varietà nello stesso modo in cucina. Entrambi sono ottimi per insaporire sughi e sulla pizza. In entrambi i casi le foglie possono essere utilizzate fresche durante la stagione, ma anche essiccate tutto l’anno. Possiamo anche congelarle ed utilizzarle all’occorrenza. Possiamo dire lo stesso delle tecniche di coltivazione e la stagionalità che è pressoché identica in tutte le varianti. Insomma se desideriamo un basilico dal sapore più deciso e dall’aspetto più decorativo, puntiamo a quello greco. Se amiamo la tradizione non facciamo a meno del nostro classico basilico italiano.