Andiamo alla scoperta del gogihui, conosciuto come barbecue coreano, ricetta che conquista sempre più palati in tutto il mondo.
Il gogihui sè il classico barbecue coreano, caratterizzato da una griglia centrale, alimentata a gas o a carbone, sulla quale si cuociono varie tipologie di carne e contorni. Scopriamo, dunque, insieme in cosa consiste e come si prepara.
Barbecue coreano, alla scoperta del gogihui
Per preparare il barbecue coreano, si utilizzano le fettine di carne, arrostite e servite accanto a divesi contorni, o banchan, tra cui c’è il famoso kimchi.
Tra i piatti più iconici vi è il bulgogi, composto da sottili fette di manzo immerse in una marinata classica a base di salsa di soia, zucchero di canna, aceto di vino, olio di sesamo e polpa di pera nashi, poi cotte sulla griglia.
Per delineare l’origine del barbecue coreano bisogna viaggiare indietro nel tempo fino alla dinastia Goguryeo (37 a.C. – 668 d.C.), periodo in cui iniziò a diffondersi il barbecue sotto forma di maekjeok, spiedini di carne di manzo grigliata, collegati, inoltre, alla cucina delle tribù nomadi Maek.
Il buddismo ferma l’uccisione degli animali
Il passaggio al Regno di Goryeo (919 d.C.) fa iniziare un’epoca in cui il consumo di carne è drasticamente ridotto per quasi cinque secoli a causa dell’ascesa del buddismo come religione di stato, che vietata l’uccisione degli animali.
Tale periodo di astinenza forzata dalla carne stimolò la creatività culinaria con i vegetali, gettando le basi per quello che sarebbero diventati i banchan, serie di contorni a base di verdure che oggi accompagnano il barbecue coreano.
Con l’avvento della dinastia Joseon e le successive invasioni mongole tra il XIII e XIV secolo, si assiste a una rinormalizzazione e diffusione del consumo di carne, periodo durante il quale il maekjeok si trasforma nel bulgogi: il manzo non assumeva la forma dello spiedo, bensì era tagliato in fettine sottili, marinate e grigliate.
Gli ingredienti del barbecue coreano
Le carini utilizzate per il barbecue coreano sono, di solito, quelle di manzo e maiale, anche se, i alcuni casi, è cotto anche il pollo.
Tra i piatti di carne più famosi i sono il bulgogi e il galbi. Il bulgogi utilizza tagli pregiati come il filetto, il controfiletto e rib-eye. Per il galbi sono utilizzate le costolette marinate. Per quanto riguarda il maiale, la pancetta è la samgyeopsal, tagliata a fette e grigliata senza marinatura.
Il dwaeji bulgogi propone spalla o lombata di maiale immerse nella gochujang, salsa fermentata speziata, arricchita da salsa di soia, zucchero, aglio e zenzero. Il chicken bulgogi – infine – è composto da carni avicole, tra le quali ci sono le cosce e il petto di pollo.
I contorni sono disposti in modo decorativo su piattini e ciotole, accompagnati dal kimchi, dal riso bianco e da zuppa o brodo, nonché vegetali fermentati o marinati, germogli di soia, spinaci, melanzane, seppie o calamari in salsa piccante, ma anche omelette in stile tamagoyaki. Sono utilizzati, inoltre, la ssamjang, salsa a base di gochujang e doenjang e le foglie di lattuga o perilla.