“Dovete fare lo scontrino prima della consumazione”. Quante volte al bar vi è stato chiesto il pagamento anticipato? Ma è una cosa legale? Cosa dice la legge al riguardo?
Pagamento anticipato
Vi recate in un bar per sorseggiare un buon espresso, vi dirigete quindi al bancone e chiedere:
-“Un espresso per favore”.
Il barista però vi guarda e dice:
-“Dovete fare lo scontrino in cassa prima”.
Quante volte vi siete ritrovati in questa situazione? In realtà più andiamo avanti e più questa è una richiesta che ci sentiamo fare non solo nei bar, ma anche nelle gelaterie e nei servizi ristorativi dove le consumazioni sono “brevi”. Ma come mai accade questo? E soprattutto: è legale? Ebbene la risposta è si, è legale. Se pur si può contestare l’eleganza del gesto, richiedere il pagamento anticipato e quindi lo scontrino prima, è legittimo da parte dell’esercente.
Benché questo può sembrare un gesto scortese, in realtà gli esercenti si sono ritrovati costretti ad adoperare questo metodo a causa dei clienti “furbi” o “distratti”. Ma nel momento in cui paghiamo qualcosa e ci viene fornito lo scontrino, non stiamo certificando la fine della prestazione? Quindi non potrebbe esserci una sorta di incomprensione e magari la consumazione non fornita? Vediamo meglio cosa dice la legge e come i locatori si sono programmati onde evitare incomprensioni.
Cosa dice la legge?
In realtà per la legge tutti gli esercizi commerciali possono richiedere il pagamento anticipato. Perché? A differenza di quello che crediamo in molti, lo scontrino fiscale non indica la fine del servizio o che il servizio sia effettivamente avvenuto. Semplicemente sta ad indicare il pagamento di un servizio. Se quindi paghiamo il nostro espresso prima di berlo, la fine della prestazione è indicata non dallo scontrino, ma dal gesto di bere il caffè.
Qualcuno però può dire: “io non voglio pagare prima”. Benissimo, nessuno ci obbliga a rimanere in tale locale, possiamo semplicemente cambiarlo se non ci vanno a genio le regole di quel bar.
La perplessità che rimane però per alcuni, riguarda l’effettiva dimostrazione di aver pagato e non consumato ancora la propria ordinazione. Questo è particolarmente vero quando i bar sono affollati. In questo caso i baristi o i gelatai o gli esercenti in generale hanno studiato un piccolo gesto.
Solitamente dopo aver mostrato al banco lo scontrino e aver detto la propria ordinazione, l’esercente straccia una parte di scontrino o pone un segno su di esso. In questo modo non rischiamo fraintendimenti. Ma la domanda ora sorge spontanea: se fin ora questa richiesta non ci veniva fatta benché le attività commerciali ne erano legittimate, perché ora accade? Il motivo è abbastanza semplice e al quanto imbarazzante.
Perché richiedono il pagamento anticipato?
Come anticipato all’inizio di questo articolo, questa richiesta di pagamento anticipato, è nata soprattutto negli ultimi anni per via di clienti “furbi” o “distratti”. In che senso? Vi è mai capitato di andar via dal bar senza pagare? Magari eravate impegnati in una telefonata e non vi siete neanche accorti di essere usciti senza pagare.
Ebbene ora immaginate che questa cosa accada spesso, e così l’esercente si ritrova con più servizi non pagati. A fine giornata probabilmente potrebbe rimetterci. Questa cosa accadeva spesso soprattutto nei bar dei deputati a Roma.
Nel 2016 la Compass Group, una società che appunto gestisce questa tipologia di bar, ha fatto una grande risonanza mediatica per via della problematica sollevata. Molti parlamentari abitué del locale, andavano via senza pagare il conto, lo facevano per distrazione o per furbizia? Lasciamo il beneficio del dubbio, fatto sta che i parlamentari creavano grandi “conti in sospeso” e questo non è passato inosservato a Montecitorio. La scelta della Compass quindi di far pagare il conto prima è stata una scelta legittima e obbligata direi.
Ovviamente anche altri esercenti hanno scelto di mettere in pratica questa legittima scelta poiché il problema sembra comune a molte attività commerciali, soprattutto nei momenti di maggiore affluenza.