L’avocado è un frutto che da qualche anno abbiamo imparato a conoscere anche in Italia. In quanto frutto è consumato crudo nella sua forma tradizionale, ma è moltissimo usato per preparazioni più elaborate, siano esse dolci o salate. Vediamo quindi come utilizzare l’avocado in cucina.
L’avocado
Frutto della pianta Persea americana, l’avocado è un frutto molto utilizzato in America e in Messico. Grazie al mescolarsi delle culture e delle cucine però, l’avocado è arrivato fino a noi, se pur poco coltivato nel nostro paese, in quanto richiede un clima molto caldo. Abbiamo quindi imparato ad apprezzare questo frutto dalle innumerevoli proprietà benefiche. Esso aiuta ad abbassare il colesterolo, grazie all’omega3 di cui è molto ricco.
Utile anche per contrastare i radicali liberi, l’avocado contiene vitamina A ed E. Altra vitamina di cui è portatore, è la D, indispensabile alleata delle nostre ossa. Non mancano anche minerali come: magnesio, potassio e acido folico. Attenzione però a non eccedere nell’uso di questo frutto se si soffre di problemi di insufficienza renale, ha infatti un elevato contenuto di potassio che potrebbe infierire negativamente in questo caso. Questo frutto benché molto calorico, è indicato nell’ambito di una dieta ipocalorica se usato in quantità limitate. Infatti ha un alto potere saziante, quindi limiterà il senso di fame.
Un frutto dai molteplici usi
Quando parliamo di avocado, ci riferiamo al frutto con buccia ruvida e verde e di forma simile alla pera. Questa tuttavia è solo una tipologia di questo frutto, in natura ne esistono molte altre. Quella su cui ci soffermeremo oggi è l’Hass, ovvero quella diffusa nel nostro paese. La caratteristica di questo frutto è la sua polpa morbida e compatta che circonda un grande seme. Fino a poco tempo fa il seme era ritenuto non commestibile, ma recenti studi hanno dimostrato che non vi è alcuna tossicità, anzi sembrerebbe essere un ottimo aiuto per la perdita di peso.
Il seme può essere tritato ed usato in frullati o essere utilizzato per la preparazione di tisane. La polpa rimane comunque la parte più utilizzata in assoluto vista anche la sua estrema versatilità. La consistenza della polpa è simile al burro, si può infatti prelevare con l’uso di un cucchiaino.
Il suo sapore è abbastanza neutro, quindi è ideale per preparazioni dolci quanto per quelle salate. Nei negozi biologici è possibile trovare anche l‘olio di avocado, questo è ottimo da utilizzare per condire insalate o piatti freddi. Tale olio è utilizzato anche per il beauty, aiuta infatti ad idratare la pelle e mantenerla elastica.
Vediamo ora modi specifici sul come utilizzare questo frutto in cucina.
Avocado in cucina
La consistenza burrosa e la grande quantità di grassi contenuti nella polpa, rendono l’avocado l’alleato per eccellenza delle diete vegane. Questo infatti può sostituire burro e olio in molte preparazioni, sia dolci che salate. La polpa può essere usata a crudo per la preparazione di sale di accompagnamento ai secondi piatti, la preparazione più conosciuta al mondo infatti è proprio la salsa guacamole.
Sostituisce anche molto bene il latte nei frullati e negli smoothie. Si può usare l’avocado anche come base per la preparazione di gelati vegani, congelandolo precedentemente a fette. Molto difficile però risulta capire quando l’avocado è buono per essere utilizzato. Vediamo dei semplici trucchetti.
Capire quando l’avocado matura
Spesso capita di acquistare un avocado, ma poi aprirlo e scoprire che in realtà e ancora acerbo e immangiabile. Bisogna sapere principalmente che, l’avocado inizia a maturare solo dopo la raccolta. In negozio spesso viene venduto acerbo, proprio perché in questo modo potrà essere conservato più a lungo. Come far maturare un avocado? Basterà tenerlo a temperatura ambiente per qualche giorno. Sarà buono da mangiare quando, premendo sulla buccia questa risulterà morbida. Per accelerare il processo di maturazione, si può inserire il frutto in un sacchetto di plastica, insieme ad una mela o un pomodoro.
Quando l’avocado avrà raggiunta la giusta maturazione, usiamolo subito oppure conserviamolo in frigo per massimo un paio di giorni. Se viene usato a fette per guarnire crostini o insalate, è bene spruzzarlo con del limone. La polpa di questo frutto proprio come le altre, tende ad ossidarsi dopo il taglio, il limone frenerà questo processo.
Abbinamenti
Se usato in preparazioni dolci l’avocado si sposa alla perfezione con il cioccolato, ad esempio si può utilizzare per la preparazione di brownies sostituendo il burro. Altro accostamento potrebbe essere a crudo creando una crema con: avocado, cacao e sciroppo d’agave. Si frulla tutto e si ottiene una crema dolce buonissima.
Essendo di consistenza grassa, la polpa si sposa molto bene con ingredienti acidi, come il limone, l’arancia, il pompelmo e lo yogurt. Si può usare questo abbinamento nelle insalate, nei panini, o in una preparazione molto più semplice: fette di avocado arrostite condite con limone.
Se prepariamo piatti salati, lo possiamo abbinare a erbe aromatiche, come ad esempio; l’erba cipollina, la noce moscata, i chiodi di garofano, timo, coriandolo basilico, menta eccetera.
Ora che abbiamo conosciuto bene questo frutto, usiamolo di più in cucina e apprezziamo tutte le sue parti.