Sapevate che esiste una varietà di limoni che contiene pesticidi a volontà? Quale tra le più note tipologie di limone (Amalfi, Sorrento, Zagara bianca, lunario, Siracusa e quattro stagioni) è pericolosa per la salute dell’uomo? Scopriamolo insieme.
Perché il limone contiene pesticidi?
La mosca della frutta è un parassita che adora attaccare il limone. Oltre alla pianta, questo insetto è molto dannoso anche per il frutto poiché la larva si nutre della polpa e scava gallerie all’interno del frutto. Per combattere questo ed altri parassiti (come la Minatrice) è necessario prevenire, ma spesso gli agricoltori ricorrono a sostanze chimiche che sono fortemente dannose per la salute dell’uomo. Usare i pesticidi significa infettare i limoni, non a caso recenti ricerche hanno dimostrato che si possono trovare fino a 14 tipi di pesticidi sulla buccia di limone.
Bisogna leggere attentamente le etichette perché spesso le bucce dei limoni non sono edibili.
Inoltre i frutti, per farli apparire più belli, vengono trattati con prodotti antimicotici, antimuffa e anche pericolosi pesticidi per tenere lontani i parassiti.
Qual è la varietà di limone che contiene più pesticidi?
Secondo gli esperti, il pericolo viene dall’estero. I nostri limoni (italiani) quindi non sarebbero pericolosi per la salute, bensì la varietà dannosa verrebbe dalla Turchia. Attenzione quindi quando in fase di acquisto scegliete quale tipologia di limoni comprare: è importante vedere la provenienza di questi frutti ed evitare di acquistare quelli provenienti dalla Turchia, ma anche dall’India, dal Sudafrica, dal Messico e dalla Cina.
Come riconoscere le varietà di limoni con pesticidi?
L’apparenza a volte inganna: un limone di bell’aspetto non è detto che sia privo di pesticidi. Fortunato chi ha in giardino una pianta di limoni! Chi acquista al supermercato deve prestare molta attenzione invece all’etichetta: bisogna vedere la provenienza (Italia o estero) e se c’è scritto buccia non commestibile o non edibile meglio non comprarlo perché ha sicuramente pesticidi.
Quante varietà di limoni esistono?
Ogni varietà di limone ha delle caratteristiche precise che lo differenziano da tutte le altre. La distinzione avviene in base a questi parametri:
- forma
- dimensione
- colore della buccia
- territorio di provenienza
La varietà più celebre è quella del femminello, coltivata in Sicilia orientale e Calabria meridionale. Si caratterizza per una polpa molto succosa, la presenza di molti semi e una buccia molto rugosa.
Il limone di Sorrento IGP è di varietà femminello e si caratterizza per una buccia aromatica, ricchissima di oli essenziali, ma non spessa. Viene usato per fare il limoncello.
Il limone siculo o zagara bianca è una varietà di femminello particolarmente succoso e pregiato.
Il limone monachello presenta una buccia liscia e forma allungata, non è succoso ed è meno acido del femminello.
Il limone Costa d’Amalfi IGP è ricchissimo di oli essenziali, ha un profumo intenso e inconfondibile e non presenta semi. Ha una forma affusolata. Senza dubbio è questo il tipico limone da cartolina che tanto amano i visitatori stranieri.
Il limone di Siracusa IGP è un frutto che si può trovare tutto l’anno, ma a seconda della stagione cambia le sue caratteristiche: ad aprile è grande, giallo ed ovale (i bianchetti), a giugno verde e sferico (i verdelli), a ottobre è ellittico e succoso.