La Repubblica di San Marino è piena zeppa di cose da vedere e vivere all’insegna della storia, della cultura e ovviamente dell’enogastronoma locale. Vediamo insieme quali sono i posti che chi decide di visitare questo magico territorio non deve assolutamente saltare.
San Marino è un piccolo gioiello di storia e oggi proveremo a spiegarvi cosa di bello costudisce questo posto che ci invidia il mondo intero. La piccola repubblica si muove tutta su un monte avvolto da una bella leggenda.
La storia di questo paese non può scindere da una leggenda molto particolare che ha come protagonista un tagliapietre, che un giorno decise di mettersi in viaggio per la Dalmazia. L’uomo aveva soggiornato per un periodo a Rimini per poi rintanarsi sul Monte Titano ed è qui che dà vita ad una piccola comunità religiosa che subito fece tanti proseliti grazie alla sua capacità persuasiva e alle millantate capacità miracolose. Riuscì persino ad aggiudicarsi i terreni circostanti al monte grazie alla miracolosa guarigione da un figlio di una nobildonna romana.
La leggenda, in qualche modo, descrive l’indole di San Marino, ovvero la sua voglia di indipendenza totale. Infatti, quando si entra in questo stato, si legge una scritta che dà il benvenuto in un terra libera. Ma cosa c’è da vedere nella bella San Marino?
Il paese si apre con la Porta San Francesco, presidiata dalla Gendarmeria. La bellissima porta è stata costruita nella seconda metà del 14esimo secolo. Sulla porta ci sono diversi rilievi, con lo stemma bellissimo della Repubblica. Proprio qui è stata messa una targa dell’UNESCO e due bellissimi graffiti storici che avvisano i visitatori dell’obbligo di deporre le armi all’ingresso e alle guardi, di non aprire senza consenso, le porte.
Subito dopo l’ingresso, vi troverete davanti un museo molto particolare, con tanti oggetti di tortura esposti sui 3 piani. Qui potrete conoscere molto sulle abitudini del passato, soprattutto sulla creatività – se così si può chiamare – che spingeva alcuni uomini a costruire oggetti davvero incredibili.
Tra i locali dove pranzare o cenare, questo ristorante è sicuramente l’ideale per soddisfare la voglia di assaggiare la cucina locale soprattutto per i palati molto attenti alla qualità della pasta. C’è un’ottima scelta di piatti, l’ambiente è molto particolare, accogliente e familiare e lo stile con il quale è stato arredato si sposa bene con tutto quello che lo circonda. Ma è consigliabile comunque prenotare in alta stagione. Sicuramente vi servirà un buon pranzo per recuperare le forze e proseguire l’escursione per i vari spazi di San Marino.
E’ il posto più famoso, dove si snoda tutta la vita cittadina e politica. I turisti lo amano molto anche perché da qui si può fodere di un ottimi panorama che ruota tutto attorno alla rocca per delle bellissime foto. In mezzo alla Piazza c’è una statua in marmo di Carrara, che fu creata nel diciannovesimo secolo.
E’ una donna guerriera che non è altro che il simbolo della repubblica, della sua voglia di libertà. Per la comunità sanmarinese, le figure centrali per lo sviluppo e l’indipendenza della città, sono i capitani reggenti. Si tratta di due capi dello Stato con mandato di sei mesi, che fanno un po’ le veci del presidente del consiglio, cercando di essere per quanto possibile sopra le parti. Queste figure sono rette da 2 consoli.
La vita si snoda anche attorno alla chiesa principale, ovvero la Basilica di San Marino, dedicata all’omonimo santo, il cui corpo è stato seppellito proprio in questa basilica. La facciata della struttura ha uno stile neoclassico ed è stato costruito nel 19esimo secolo sui resti di un antico complesso ecclesiastico del Medioevo. A pochi metri c’è anche la Chiesetta di San Pietro che ha l’abside scavato nella roccia. Secondo dicerie del posto, all’interno dell’abside, ci sono due pietre miracolose che appartenevano a Marino e Leo, i due santi principali della repubblica.
La struttura fu ondata nel 19esimo secondo grazie a delle donazioni e conta più di 4000 opere di astisti legate alla storia di San Marino. Non perdetevi la pinacoteca! Ma anche la sezione archeologica con quadri e opere d’arte molto antica merita una visita.
Non è un caso se i sanmarinesi eccellono nello sport con la balestra. Qui troverete la federazione dei Balestrieri, che un tempo faceva parte del corpo guerriero nato a difesa della città.
Con soli quattro euro potrete comprare il biglietto per la Funivia per scendere nel centro città in soli 15 minuti e una cabina con una capienza di 40 persone. Da qui potrete godere di un panorama mozzafiato su tutta la bellissima Riviera Romagnola.
Non manca a San Marino la via dedicata allo shopping compulsivo. I prezzi, grazie alla tassazione più bassa, sono molto più accessibili di quelli italiani. Colpirà la vostra attenzione, senz’altro, la presenza di armerie e – ancora oggi – di vecchi negozi bellici ma non temete: potrete acquistare solo riproduzioni molto fedeli ma innocue delle arti di un tempo. Se volete acquistare delle vere armi dovrete essere dotati delle autorizzazioni necessarie.
Non passerà inosservata, lungo la strada dello shopping, la presenza di un negozio di papere giocattolo, noto come San Marino Duck Store: personaggi di tutto il mondo vengono trasformati in dolcissime paperelle da bagno. Un regalo per i parenti sicuramente originali.
Sul punto più alto della città c’è il Passo delle streghe, un sentiero bellissimo che mette in comunicazione tra loro le 3 torri modello di arte militare medioevale.
E’ molto famoso nel mondo anche per via di un aneddoto che lo riguarda. Pare, infatti, che nel 1950 e un gruppo di pionieri della zona, invogliati dalla voglia di libertà ispirata dal dopoguerra, decise di voltare pagina e dare il proprio contributo per la creazione di un Casinò all’interno del Hotel Kursaal della Repubblica. L’Italia però vide nella decisione una mossa un po’ contro di lei e le sue strutture tipo.
Le forze d’ordine nostrane, infatti, bloccarono alla dogana l’accesso a San Marino per non preservare i suoi clienti. Se fosse continuata a lungo, questa mossa italiana avrebbe messo in ginocchio il casinò. La faccenda si concluse con un accordo tra l’Italia e San Marino.