Cosa vedere a Bibbiena, bellissimo borgo medievale che si trova in Toscana. Scopriamo insieme cosa offre questo angolo d’Italia.
Se amate i borghi, sicuramente non potete non visitare Bibbiena, che si trova in Toscana. Questo posto incantevole è conosciuto anche con il nome di “città della fotografia“, sapete perché? Scopriamolo insieme, dando uno sguardo a tutti i posti e momenti da tenere in considerazione qualora si voglia scoprire al meglio questo scorcio toscano.
La storia di Bibbiena
Bibbiena a una storia molto antica, fatta di avvenimenti che, nel corso del tempo, hanno plasmato profondamente l’identità di questo borgo della Toscana. Le origini di questo bellissimo borgo toscano risalgono all’epoca etrusca, quando era conosciuto con il nome di Bibianum.
In seguito, furono i Romani ad impossessarsi di questo posto, che si poteva raggiungere attraversando la via Cassia, strada che, come saprete, collegava Roma a Firenze. Bibbiena ha attraversato momenti storici di grande splendore, ma anche eventi molto difficili che hanno, poi, determinato il suo destino.
Come non ricordare, infatti, le lotte che si svilupparono tra le famiglie Medici e Della Rovere durante il Rinascimento, le quali volevano accaparrarsi il controllo del territorio.
Perché è chiamata “città della fotografia”
Come vi anticipavamo, Bibbiena è definita anche “città della fotografia“. Questa denominazione deriva dal fatto che, tale borgo, funge da centro culturale della fotografia stessa.
Nel 2016, in particolare, fu inaugurata la Galleria a cielo aperto, nella quale i visitatori possono apprendere maggiori informazioni sulla storia del posto attraverso le opere realizzate da fotografi italiani contemporanei.
La galleria mette a disposizione una serie di installazioni artistiche, ognuna delle quali è accompagnata da un totem che spiega il lavoro effettuato dall’autore per realizzare la propria opera.
Tra i fotografi italiani che hanno preso parte a questo interessante progetto, possiamo sicuramente annoverare Gianni Berengo Gardin, Uliano Lucas e Lisetta Carmi.
Palazzo Martellini
A Bibbiena, vi consigliamo di visitare anche Palazzo Martellini, che è ubicato nel centro storico ed è uno dei principali esempi, sul posto, dell’architettura rinascimentale.
All’interno di questa struttura, è possibile far visita a saloni arredati in maniera ricercata, che riflettono perfettamente lo stile e il gusto dei secoli addietro.
La famiglia Martellini possiede due palazzi: il primo, che è situato in Piazza Roma, fu ristrutturato nel XIX secolo, sul quale è ancora possibile vedere la coppia di martelli incrociati che fungono da emblema familiare.
Il secondo palazzo, invece, si trova, in via Cappucci. Tale edificio è stato sottoposto a diverse ristrutturazioni nel corso del XVIII secolo: il piano terra, però, è caratterizzato ancora da un portico in stile quattrocentesco, mentre le finestre e portoni sono in stile settecentesco.
Anche su questo palazzo è inciso ancora lo stemma dei Martellini, al quale si aggiungono anche gli stemmi dei Montini e dei Biondi.
Da visitare assolutamente anche il cortile che si trova sul retro del palazzo, in quanto è composto da aiuole e vialetti molto belli, nonché da un pavimento in pietra e da un giardino all’italiana.
Nell’androne d’ingresso del palazzo, che porta successivamente al giardino, si possono ammirare diverse scene di vita quotidiana in un affresco risalente al XVIII secolo. Al primo piano, inoltre, ci sono altre pitture, soffitti caratterizzate da opere d’arte grottesca e paesaggi di stile puramente classico.
Palazzo Biondi
Palazzo Biondi è un incredibile esempio di architettura rinascimentale: tale edificio, infatti, fu costruito nel corso del XVI secolo. Tale struttura è caratterizzata da stanze decorate con affreschi e stucchi dell’epoca che si fondono perfettamente con il mobilio di quei tempi.
Come vi anticipavo poc’anzi, il palazzo è ubicato in via cappucci, proprio al centro città. Nei pressi di questo palazzo, si trova Palazzo Martellini.
Entrando in questo palazzo, possiamo, fin da subito ammirare, un chiostro dalle dimensioni ridotte, ma molto interessante dal quale è possibile entrare nel palazzo mediante una scala.
Il palazzo, inoltre, è caratterizzato da diversi ambienti, tra i quali c’è il salone. Qui è possibile ammirare diversi affreschi, nonché dare uno sguardo agli arredi antichi.
Chiesa e Chiostro di San Lorenzo a Bibbiena
La Chiesa e il chiostro di San Lorenzo sono alcune delle principali attrazioni di Bibbiena. Il complesso religioso, infatti, fu costruito nel XII secolo.
Un tempo, sul posto, sorgeva l’oratorio in onore di San Lorenzo. I lavori di costruzione del convento iniziarono nel 1410, mentre la chiesa fu edificata nel 1474.
La storia di questo complesso è molto complicata: durante il periodo napoleonico, infatti, il convento fu confiscato per poi ritornare nelle mani dei frati nel 1817.
Da quel momento in poi, però, il municipio di Bibbiena passò sotto la proprietà del complesso, fatta eccezione per il campanile e per la chiesa, strutture che entrarono a far parte del demanio per motivi di culto.
Non furono, inoltre, ceduti gli arredi sacri che furono così concessi solo in uso. Il terremoto del 1919 provocò diversi danni al complesso, il quale fu restaurato in seguito.
Nel corso del Novecento, in particolare tra il 1947 e il 1976, si decise di effettuare altri interventi di restaurazione, in modo da donare all’edificio l’integrità di un tempo.
Santuario di Santa Maria del Sasso
Passiamo, poi, al santuario di Santa Maria del Sasso, che rappresenta un esempio importante di costruzione medievale. Questa struttura è composta da pareti in pietra, nonché d’archi gotici e vetrate colorate.
All’interno della stessa, inoltre, è possibile ammirare opere d’arte sacra, sculture e dipinti molto antichi.
Il santuario, inoltre, si erge sulla collina, dalla quale è possibile ammirare l’intera campagna circostante, composta da vigneti e boschi. In questo luogo, ogni anno, è possibile prendere parte a diverse cerimonie religiose, che attraggono molti visitatori sul posto.