Andiamo alla scoperta de Big Bend National Park in Texas, per vivere una avventura ricca di emozioni tra montagne e deserto.
Il Big Bend National Park è situato nell’angolo più isolato del Texas occidentale, fungendo da luogo in cui le montagne si incontrano con il deserto arido. Questo parco nazionale permette di vivere avventure nella natura, caratterizzata da canyon, montagne e vegetazione tipica di questo incantevole luogo. Scopriamo, dunque, insieme cosa fare una volta giunti sul posto.
Big Bend National Park in Texas, dove le montagne incontrano il deserto
Tra i posti che bisogna visitare, almeno una volta nella vita, c’è anche il Big Bend National Park in Texas, in quanto questo luogo meraviglioso è ideale per chi vuole vivere una vacanza diversa, a contatto con la natura.
Sul posto, infatti, si possono fare escursioni, gite in kayak, nonché prendersi qualche momento di relax nei pressi delle sorgenti termali naturali, ma – cosa più importante – ammirare le stelle.
Il parco è – inoltre – il posto perfetto per gli ornitologi, visto che ospita oltre 450 specie di uccelli, il numero più volatili più grande che si può registrare in tutti gli Stati Uniti, tenendo anche in considerazione gli altri parchi nazionali. Non dimenticate di ammirare il tramonto sulle Chisos Mountains.
Come raggiungere questo parco
La posizione del parco è un po’ remota e, infatti, vi si può arrivare in macchina, facendo un viaggio abbastanza lungo o, partendo, in sostanza, dagli aeroporti delle città più vicine, ossia Dallas e/o Houston.
La sua ubicazione remota, però, ha un lato positivo, in quanto ha protetto il parco da uno sviluppo eccessivo e dal turismo di massa. Non c’è bisogno di prenotare con mesi di anticipo per partecipare ad escursioni sul Rio Grande, come – ad esempio – accade nel caso del Grand Canyon.
Visitare il Big Bend National Park – dunque – permette di conoscere meglio la storia geologica e preistorica affascinante.
La Fossil Discovery Exhibit è una mostra all’aperto, che porta letteralmente indietro nel tempo di 130 milioni di anni, nella quale sono esposti vari reperti importanti, tra i quali possiamo annoverare il cranio di Bravoceratops, una specie di dinosauro recentemente scoperta nel parco.
Inoltre, il parco offre la possibilità di esplorare un angolo nascosto del Messico, grazie alla recente riapertura del valico di frontiera sul Rio Grande, chiuso fino alla fine del 2021, per quasi due anni.
Sul posto, c’è anche la Formazione Javelina, luogo in cui, migliaia di anni fa, si è compiuta l’estinzione di massa dei dinosauri: insomma, c’è davvero tanto da vedere in questo luogo remoto ma decisamente magico.