Oggi vi portiamo in un entusiasmante tour alla scoperta delle maschere di Carnevale d’Italia regione per regione. Stiamo parlando ovviamente delle maschere tradizionali, quelle storiche e tipiche. Osservando bene si può notare che le maschere nascondono caratteristiche tipiche della città a cui appartengono. Da Pulcinella ad Arlecchino, da Colombina a Balanzone, da Pantalone a Brighella fino ad arrivare a Capitan Spaventa e Tartaglia. Ecco il giro d’Italia attraverso le maschere di Carnevale.
Pulcinella- Napoli
Pulcinella con la sua personalità incarna perfettamente il popolo napoletano. Vivace, sfrontato, chiacchierone, pigro, ironico, sagace, ma soprattutto furbo: ecco come si presenta Pulcinella. Usando il suo buon umore e l’ironia, ma anche la sua furbizia, riesce sempre a cavarsela in qualsiasi situazione possibile.
Con la sua maschera nera con il nasone, la casacca bianca e la gran fame, Pulcinella è un vero spasso.
Arlecchino- Bergamo
Insieme al Pulcinella, la maschera di Carnevale più famosa di tutte è sicuramente Arlecchino. Per cucirsi la maschera e il costume ha dovuto rammentare tanti pezzi di stoffa trovati qua e là. Innamorato di Colombina, è il servo furbo al servizio di due padroni contemporaneamente ed è specializzato nell’arte di arrangiarsi. Frivolo, goffo, ma anche spensierato e allegro, Arlecchino con il costume è immediatamente riconoscibile.
Colombina- Venezia
Colombina è la serva di cui Arlecchino è innamorato perso. Vanitosa e maliziosa, civettuola e molto attraente, la servetta è bramata anche dal suo padrone, Pantalone. Graziosa, seducente, vivace e super corteggiata, Colombina è la classica popolana che sa tener testa a tutti e non si fa sottomettere da nessuno.
Balanzone- Bologna
Il dotto erudito, saccente e presuntuoso Balanzone incarna perfettamente la sua città d’origine, Bologna, sede della prestigiosa Università. Con i suoi lunghi e infiniti monologhi colmi di citazioni latine, parla parla continuamente, ma senza dire niente di importante in realtà. Oltre al suo appetito insaziabile, anche la sua parlantina è infinita. I suoi peccati sono la superbia e la gola.
Pantalone- Venezia
Il peccato principale della maschera di Pantalone è l’avarizia. Ama la ricchezza, non tanto il lusso, ed è rappresentato come un vecchio vizioso che corteggia e insinua Colombina, causando la gelosia di Arlecchino.
Brighella- Bergamo
Come le maschere di Arlecchino e Pulcinella, anche quella di Brighella deriva dalla maschera di Zanni. A differenza di Arlecchino, è più spregiudicato, audace, bugiardo, egoista ed eccentrico.
Il suo nome fa riferimento al fatto che è un grande attaccabrighe.
Capitan Spaventa- Valli di Inferno Liguria
Come si evince dalla spada, è un soldato. Si tratta di un uomo virile, temerario, coraggioso, ambizioso, colto, raffinato, sbruffone e vantatore. Il suo costume tigrato è molto vistoso.
Tartaglia- Genova
Anche se è considerata una maschera napoletana perché è a Napoli che conobbe la sua fortuna, Tartaglia è di origine genovese. Come si evince dal nome, la sua caratteristica principale è la balbuzia.