Le antiche merende sono gli spuntini che riportano alla mente emozioni dell’infanzia e anche tantissimi ricordi che degustando boccone dopo boccone fanno riaffiorare bellissimi ricordi.
Le antiche merende sono un tesoro culinario che permette a tutti noi di fare un viaggio nel passato, di tanto in tanto, di riscoprire le tradizioni dei nostri antenati e perché no, riproporle a casa ai nostri ospiti.
Sono piatti semplici che riportano a volte anche nostalgia, ma che ricordano anche come l’alimentazione più equilibrata sia quella semplice.
Scopriamo ora alcune delle merende antiche che molti di noi hanno degustato da bambini, partendo anzitutto dalle loro origini.
Le origini delle antiche merende trovano le loro radici nelle tradizioni contadine, quando le famiglie si concedevano una pausa dal duro lavoro dei campi o delle fattorie, degustando semplici spuntini in compagnia. Gli spuntini erano costituiti di solito da pane come base e da derivati delle produzioni stesse delle famiglie contadine come: burro, olio, pomodoro e marmellate di frutta.
Chi non disponeva di produzioni proprie, poteva reperire i condimenti per il pane in modo semplice e donava così ad ogni componente della famiglia nutrimento e piccoli pasti che erano fonte di energia, soprattutto per chi svolgeva lavori fisici molto impegnativi e faticosi.
Oggi il consumo di questo tipo di merende si è quasi del tutto perso, anche se è bene tornare a riscoprirlo, dato che potrebbero essere dei momenti di condivisione dove raccontarsi il proprio passato e dove ricordare anche i nostri antenati con piacere. Inoltre le merende antiche sono ricche di benefici per la salute e il benessere del nostro organismo grazie agli ingredienti semplici e naturali con cui possono essere preparate.
Vediamo ora qualche idea di merende antiche che ancora oggi possiamo degustare con qualche piccola rivisitazione.
La zuppa di pane raffermo e latte caldo richiede pochi minuti di preparazione e si può consumare nelle fredde giornate autunnali e invernali. Si prepara cuocendo il pane raffermo nel latte caldo sino ad ottenere una crema profumata e densa. Si può aromatizzare con cacao in polvere, vaniglia, cannella, zucchero o miele a piacere.
Le famiglie contadine consumavano questa merenda, grazie al latte fresco prodotto dalle loro mucche e dal pane fatto in casa dalle donne del tempo. Forniva energia ai bambini, agli anziani e a chi lavorava nei campi. Può essere consumata anche oggi come colazione alternativa, come cena leggera o in caso di influenza e costipazione.
L’uovo sbattuto fra parte delle antiche merende fra le più consumate, grazie alla ricchezza in proteine e al sapore. Si sbatte con energia l’uovo unito a miele o zucchero, sino ad ottenere una spuma densa. Dona energia e vitalità e veniva consumato in caso di anemia, raffreddore e stanchezza. Oggi il consumo dell’uovo sbattuto crudo si è andato perso a causa dell’alto rischio di salmonella.
Fra le antiche merende semplici e gustose troviamo il pane fritto, che consiste in pezzi di pane raffermo passati in uovo sbattuto e poi immersi in olio bollente per la frittura. Si ottengono così dei pezzetti di pane dorati e croccanti. Una volta scolati dall’olio si possono passare in zucchero, cioccolato o marmellata per renderli ancora più deliziosi.
Questa merenda dalle origini antiche si narra fosse già consumata dagli antichi Romani che chiamavano questa preparazione col nome di: “panis fritus”.
Il pane fritto è molto saziante e altrettanto goloso.
Fra le antiche merende non possiamo non citare la polenta fritta, realizzata dal riciclo della polenta avanzata il giorno prima. Veniva così tagliata a fette e scottata sulla griglia, in padella o fritta con poco olio. Si condiva poi con formaggio, burro, miele o frutta secca.
La polenta fritta veniva consumata soprattutto nelle zone rurali e montane, dove la polenta era, ed è anche oggi, la base alimentare della cucina, oltre a poter essere realizzata a basso costo grazie alla farina di mais che era fra le più economiche del tempo.
Come detto il pane era fra i cibi più consumati essendo economico e realizzato in casa, pertanto il suo abbinamento per la realizzazione di antiche merende è quasi sempre contemplato. Si poteva e si può anche oggi utilizzare il pane tostato con spalmato il burro sopra e aggiunto lo zucchero a velo o semolato per una merenda dolce. Si può accompagnare con della frutta fresca come l’uva o altro frutto di stagione.
La versione più economica al tempo di questa antica merenda era il pane tostato con aggiunta di olio e poco zucchero.
L’unica accortezza da avere nel consumare questo tipo di preparazione è la frutta da abbinare, in quanto pane e frutta non sempre è consigliato a causa delle difficoltà digestive che alcuni frutti possono dare ad alcuni soggetti.
Per chi preferisce il salato ecco alcune versioni delle antiche merende salate, ancora oggi degustabili senza problemi.
La versione antica di questa merenda era quella di utilizzare il pane raffermo leggermente bagnato con acqua su cui veniva strofinato sopra un pomodoro ben maturo, a cui aggiungere sale, origano e olio. Una merenda rurale e agricola dove appunto i pomodori non mancavano mai in stagione e il pane era sempre fatto in casa.
Oggi la versione moderna vede le fette di pane sempre leggermente bagnate con acqua per renderlo più morbido, ma al posto del pomodoro strofinato si mettono sopra pezzetti di pomodorini freschi tagliati conditi sempre con olio, sale e origano.
Il pomodoro in particolare sopra il pane permetteva anche di dissetarsi durante le lunghe giornate estive a lavorare nei campi. Forniva anche energia ai bambini e agli anziani.
Le zone costiere erano e sono ricche di pesce, per questo la versione del pane e pomodoro poteva anche diventare pane e acciughe, conservate sotto sale o sott’olio. Le acciughe venivano scolato o dissalate e poi adagiate su pane tostato, chi era economicamente più agiato utilizzava anche il burro spalmato sul pane oltre alle acciughe.
Naturalmente la versione di pane e formaggio non poteva mancare nelle antiche merende. Il formaggio poteva essere fresco o stagionato e sempre prodotto dal latte degli animali delle fattorie che erano pecore, capre o mucche. In questo modo la merenda era una carica energetica ma permetteva anche di assumere calcio e proteine.
Le antiche merende o antichi spuntini fanno parte del nostro patrimonio, non andrebbero perse come tradizioni dato la ricca storia che portano con loro. Sono una eredità culinaria indimenticabile, che anche se si è evoluta non va dimenticato che hanno supportato i nostri antenati nei momenti di duro lavoro e anche in quelli di carestia.
Sperimentare le antiche merende può essere un modo per riconnetterci col nostro passato, le nostre radici e riportarci alla comprensione di quali siano davvero i pasti sani e genuini.