Tra i più famosi vini della Sardegna c’è sicuramente il Vernaccia di Oristano. Questo vino bianco di colore giallo paglierino secondo la leggenda è nato dalle lacrime di Santa Giusta. Esistono ben 5 tipologie di questo celebre vino sardo: Secco, Superiore, Superiore Riserva, Liquoroso e Liquoroso Dry. Scopriamo la storia e le caratteristiche organolettiche del Vernaccia.
Storia del Vernaccia
La storia di questo vino sardo si perde nella notte dei tempi. Veniva bevuto già nel 2000 a.C., come testimoniato dai reperti rivenuti nel sito archeologico nuragico di Sa Osa. Secondo gli studiosi, questo vitigno sarebbe stato portato in terra sarda dai commercianti Fenici, i quali fondarono proprio nei pressi di Oristano Tharros. I Romani continuarono la coltivazione di questo vitigno, apprezzando il suo sapore e preferendo ad altri vini come l’Aglianico.
Intorno all’anno 1000 le incursioni dei Saraceni spinsero i coltivatori di Vernaccia a spostarsi verso la zona del Sinis.
Il nome di questo vino sardo deriva dalla lingua latina, più precisamente dal termine Vernaculum che letteralmente significa “vite locale”.
La prima fonte storica che cita questo vino risale al Trecento. Si tratta di un documento oggi custodito a Iglesias in cui la sovrana Eleonora d’Arborea parla di come preservare questo vitigno da un parassita che sta devastando le coltivazioni.
Leggenda di un vino nato dalle lacrime di una Santa
Secondo la credenza popolare, il Vernaccia sarebbe nato dalle lacrime di Santa Giusta. Per debellare una violenta epidemia di malaria che aveva messo in ginocchio la popolazione di Oristano, la Santa avrebbe ricavato dalle sue lacrime di dolore un nettare miracoloso. Le lacrime cadute al suolo lo trasformano da paludoso in terra fertile coltivata con vitigni. Il vino prodotto da questi vitigni si rivelò miracoloso perché permise di curare i malati di malaria e di sconfiggere definitivamente la malattia.
Questa leggenda è stata tramandata per secoli di generazione in generazione, a testimonianza dell’importanza storica e culturale di questo vino sardo.
Tipologie di Vernaccia
La Vernaccia di Oristano viene lasciato invecchiare anche dieci anni in botti di rovere e castagno. Come già detto in precedenza, ci sono 5 tipologie di questo vino bianco:
- Secco, invecchiato 29 mesi e con gradazione alcolica del 15%;
- Superiore, affinato 41 mesi e con gradazione alcolica del 15,5%;
- Superiore Riserva, invecchiato 43 mesi e con gradazione alcolica del 15,5%;
- Liquoroso, affinato 29 mesi e con gradazione alcolica del 16,5%;
- Liquoroso Dry, affinato 29 mesi e con gradazione alcolica del 18%.
La raccolta avviene tra la metà di settembre e l’inizio di ottobre.
Questo vino si sposa bene con i crostacei, i crudi e i piatti di mare, ma può anche essere gustato come aperitivo o in abbinamento a insalata di riso, cartoccio e sushi.