Andiamo alla scoperta della Vara di Messina, grande festa che coinvolge tutti gli abitanti della città: storia e aneddoti.
La Vara di Messina è un’importante festa che ha come fulcro principale la celebrazione della Madonna Assunta attraverso una specifica macchina votiva che funge, nei fatti, da trionfo di religiosità. In realtà, però, c’è anche il rovescio della medaglia: è da considerare, infatti, anche un rito pagano, dai tratti primordiali e precristiani. Scopriamo dunque insieme alla storia e qualche curiosità su questa festività.
Vara di Messina, storia e curiosità sulla grande festa
Tra le feste più sentite e celebrate di Messina c’è sicuramente la Vara, macchina votiva che è dedicata alla Madonna Assunta e che – pertanto – è utilizzata per la processione attuata ogni 15 di agosto.
Tale celebrazione, infatti, ha una storia molto antica che risale al 1535. In realtà, fungeva da parte ultima dei festeggiamenti che erano organizzati in onore di Carlo V d’Asburgo.
Il termine bara, Ad ogni modo, significa bara, ossia il feretro dove era adagiato il corpo della Madonna dormiente, che – in latino – è definita Dormitio Virginis, la “vergine che dorme”.
Tale macchina, dedicata alla vergine, è alta 13½m e ha un peso totale di 8 tonnellate. Secondo quanto si apprende da diverse fonti storiche, i meccanismi interni sarebbero stati consigliati dallo scienziato Francesco Maurolico.
La struttura della macchina votiva
La Vara – dunque – si può muovere attraverso una serie di meccanismi interni ed ingranaggi che permettono – nei fatti – di azionarla e di effettuare una serie di movimenti.
La macchina, inoltre, è caratterizzata da una struttura piramidale che funge da simbolo dell’assunzione della Vergine Maria in cielo.
Nella parte più bassa della stessa, si trova la tomba della Madonna, la quale è circondata da diversi apostoli, Poi ci sono gli angeli con un ramoscello d’ulivo in mano, i quali girano insieme la luna e al sole.
Ancora più sopra, ci sono altri angioletti e un globo stellato che rappresenta il cielo e lo zodiaco. Infine. C’è un cerchio ulteriore con altri angeli, con la figura di Gesù Cristo che ha in mano l’Alma Mater.
Inoltre, la macchina votiva è trasportata da tantissimi fedeli durante la processione, attraverso delle corde molto lunghe che servono per effettuare il traino e che sono definite gomene.
Il percorso della processione
Due gruppi di persone tirano le gomene per trasportare la macchina votiva all’interno della città.
Coloro che trascinano la macchina votiva indossano una maglietta blu, anche se, c’è da dire, fino a qualche tempo fa, i gruppi di persone che erano sotto la stessa macchina indossavano magliette di colore blu e marrone. Il blu, in sostanza, funge da omaggio alla Madonna.
Il percorso della bara inizia a piazza Castronovo, per poi attraversare via Garibaldi. Uno dei momenti clou di tale celebrazione è la”girata“, quando la Vara è girata per immetterla in via I Settembre da Via Garibaldi.