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Alla scoperta della tradizione abruzzese dei “ceci delle spose”

C’era una volta e c’è ancora in Abruzzo una bellissima tradizione nunziale: i ceci delle spose. Sicuramente leggendo vi starete chiedendo cosa c’entrano i ceci con le spose e perché questi legumi sono un buon augurio per le nozze. Solitamente il riso viene associato al matrimonio e lanciato all’uscita della chiesa perché è un simbolo di prosperità e fertilità e quindi un augurio per gli sposi novelli. E i ceci invece? Scopriamolo insieme.

Una tradizione nunziale tipica dell’Abruzzo

Questo secolare ed antichissimo rito nunziale nasce in Abruzzo, per la precisione a Pescasseroli nella provincia de L’Aquila. Tutto è legato alla transumanza. Il rito consiste nel preparare per i futuri sposi, come buon augurio per le nozze, 60 kg di ceci: 30 per la sposa e 30 per lo sposo. Vengono poi divisi in tante porzioni e mischiati ai confetti e dati agli invitati nel giorno del matrimonio.

Ceci delle spose Abruzzo- wineandfoodtour.it

Anche la preparazione stessa dei ceci delle spose è rituale. Durante la cottura vengono intonati canti e poesie per augurare fertilità, felicità e prosperità ai futuri sposi. La preparazione spetta alle donne anziane della famiglia, alle nonne e alle bisnonne e a tutte le donne del paese. Sono loro le depositarie dell’antica tradizione e della ricetta secolare.

Nonostante sia una tradizione abruzzese c’è chi dice che in realtà il rito sia nato in terra pugliese. Sono proprio i pastori che durante la transumanza hanno portato questa tradizione della Puglia all’Abruzzo dove poi ha prosperato ed è sopravvissuta fino ai giorni nostri.

Questa tradizione nunziale è così sentita che ogni anno viene addirittura organizzato un festival nel giorno del 12 agosto con bancarelle, musica e intrattenimento nel centro storico di Pescasseroli.

Come si preparano i ceci delle spose?

Come abbiamo già accennato, anche la preparazione dei ceci delle spose è un rituale e deve essere fatta come vuole l’antica tradizione secolare tramandata di generazione in generazione sin dall’Alto Medioevo.

Nel rituale uomini e donne si dividono i compiti. Agli uomini spetta il compito di organizzare il tutto quindi assicurarsi che ci siano le pentole, i tavoli, le sedie e gli utensili e tutto l’occorrente che serve per cucinare. Alle donne invece spetta il compito di pulire e cucinare i ceci.

Tradizione dei ceci delle spose- wineandfoodtour.it

La preparazione inizia due mesi prima della data delle nozze con i futuri sposi che vanno nel Parco Nazionale d’Abruzzo, nella Grotta delle Fate a Opi, e raccolgono un sacchetto di sabbia bianca tipica del posto, dopo averla setacciata.

I ceci vengono messi in ammollo in grossi pentoloni di rame con con rosmarino, succo di limone e di arancia e delle foglie di alloro. Dopo l’ammollo si recita per 3 volte il Credo e la mattina seguente si lasciano i ceci su un canovaccio. Dopodiché si procede alla cottura.

Marianna Somma

“So scrivere senza guardare la tastiera. Ma non so guardare la tastiera senza scrivere". Una storica dell'arte votata al copywriting. Svizzera nella precisione, partenopea nell'approccio positivo alla vita.