Oggi vi porteremo alla scoperta di quella che è ritenuta la più grande riserva degli indiani sul suolo statunitense: Navajo Nation. Questa terra occupa una superficie di 70.000 chilometri ed è compresa tra quattro diversi Stati americani: Arizona, Utah, Colorado e New Mexico. Per chi ama i paesaggi selvaggi e incontaminati, i canyon e il Vecchio West, non c’è dubbio che questa è la vacanza perfetta da fare.
Il periodo migliore per organizzare questa vacanza avventurosa all’insegna delle bellezze naturali è senza dubbio la primavera, quando il clima è mite e piacevole e l’unico inconveniente meteorologico può essere il forte vento. Le temperature durante la stagione primaverile sono comprese tra i 20° C e i 25° C.
In estate senza dubbio c’è la maggiore concentrazione di turisti, ma è bene ricordare che c’è una forte escursione termica e le temperature diurne non sono mai inferiori ai 37° C.
La stagione invernale pur essendo particolarmente vantaggiosa per i prezzi bassi è fortemente sconsigliata, mentre quella autunnale è perfetta sia per il clima piacevole che i prezzi convenienti.
Come già anticipato in precedenza, la Navajo Nation occupa un territorio sconfinato e quindi bisogna organizzare bene il viaggio, considerando Stato per Stato cosa vedere e visitare.
Partiamo dallo Stato dell’Arizona e da uno dei luoghi cult più iconici dell’intero continente americano: la Monument Valley. Oggi questo tribal park disseminato di mesas è gestito dai Navajo.
Poco distante dalla Monument Valley, ci sono tre insediamenti rurali dei nativi americani che meritano una visita. Stiamo parlando della Navajo National Monument.
La terza tappa in Arizona nelle terre dei Navajo è l’Antelope Canyon, uno slot canyon famoso per i suoi particolari giochi di luce.
La quarta tappa si trova nella contea di Apache ed è una riserva naturale poco nota, ma molto bella chiamata Canyon de Chelly National Monument.
Per chi è in cerca di scorci panoramici indimenticabili consigliamo una sosta a Horseshoe Bend.
La tappa successiva sono le cosiddette Chocolate Falls (o Grand Falls), cascate spettacolari ma dal colore fango.
Quasi al confine con il New Mexico c’è Window Rock, una roccia con un grande foro al centro, dove a poca distanza c’è un monumento commemorativo per i Navajo che hanno prestato servizio nell’esercito americano.
Infine c’è Dinosaur Tracks, un sito archeologico dove è possibile vedere resti risalenti al periodo Giurassico.
Di sicuro l’attrazione principale dello Utah è il Rainbow Bridge National Monument, un luogo considerato sacro per i Navajo. Si tratta di un enorme ponte naturale di 94 metri di altezza fatto di pietra.
Merita una visita anche il grande lago artificiale noto come Lake Powell che si trova in territorio Navajo.
In New Mexico la prima tappa è Shiprock Peak, una montagna sormontata di tanti speroni rocciosi che essendo considerata luogo sacro dai nativi americani non può essere scalata.
Merita una visita anche la Chaco Canyon, un tempo abitata dai nativi Pueblos.