Se pensate che la pizza più antica del mondo sia la Margherita o la Marinara vi sbagliate di grosso, perché la risposta esatta è la Mastunicola. Sicuramente quasi nessuno di voi ha mai sentito in vita sua questo nome né letto nel menù delle pizzerie. Quasi nessun pizzaiolo la conosce né la propone nella sua pizzeria, eppure la ricetta antichissima e secolare di questo lievitato è giunta fino a noi, sopravvivendo all’oblio del tempo. Siete curiosi di saperne di più?
Storia della Mastunicola
Prima ancora della nascita della Margherita, prima dell’invenzione della pizza fritta e di quella a portafoglio, c’era una pizza chiamata Mastunicola. Gli studiosi non sanno se il nome si riferisce al suo inventore, un tale Maestro Nicola, oppure se in realtà il riferimento sia all’ingrediente principale di questa pizza: il basilico. In dialetto napoletano (ma anche in altri dialetti dell’Italia Meridionale), il basilico viene chiamato vasinicola perché deriva dalla parola vasilias che significa Re, dunque il basilico è considerata la pianta del Re.
Prima dell’avvento del pomodoro, prima della nascita della Cosacca e della Marinara, l’unica pizza conosciuta era solo la Mastunicola.
Come è fatta questa pizza?
La Mastunicola, oggi come allora, si presenta come una pizza bianca simile ad una focaccia condita con strutto, formaggio, foglie di basilico tritato e pepe. Oggi alcuni brillanti maestri pizzaioli, grandi conoscitori della storia della pizza, hanno riproposto nel menù delle loro pizzerie a Napoli questa pizza. Ovviamente ognuno di loro l’ha interpretata a modo loro. In tutte però c’è abbondante basilico spezzettato come ingrediente principale.
Se volete provare questa pizza antica e particolare dovete andare dal famoso Pepe in Grani a Caserta, presso la sua pizzeria di Caiazzo oppure dal fratello Nino Pepe. Loro sono stati i primi a riportare in auge questa pizza ormai dimenticata e scomparsa da secoli. Oggi altri pizzaioli partenopei tra cui Errico Porzio, Enzo Coccia e Antonio Grasso, l’hanno riproposta in menù per farla assaggiare ai clienti.
Alla riscoperta delle tradizioni perdute
Restando in tema pizze, un’altra pizza antichissima, ancor di più della Margherita che molte persone non conoscono o sottovalutano è senza dubbio la Cosacca. Rispetto alla Mastunicola, è più recente perché è stata inventata dopo che il pomodoro è stato portato a Napoli. Si tratta di una pizza semplicissima a base di pomodoro, pecorino, olio extra vergine di oliva e basilico fresco.
Secondo alcuni fu inventata con gli ingredienti di scarto rimasti alla fine del turno di lavoro, secondo altri invece la sua invenzione è legata al nome dello zar Nicola I. Quando lo zar e la consorte vennero in visita a Napoli alla corte di Ferdinando, per l’occasione i cuochi del re inventarono una nuova pizza.