Avete mai assaggiato la bagna cauda? Si tratta di un piatto tipico piemontese, più precisamente della zona del Basso Piemonte, a base di aglio e acciughe ed ovviamente verdure di stagione. Dal 2015 è stato depositata la richiesta all’UNESCO per trasformare questa specialità in Patrimonio Mondiale dell’Umanità. Siete curiosi di conoscere la storia e la ricetta di questa prelibatezza autunnale? Scopriamole insieme.
La bagna cauda è un’antichissima ricetta piemontese. Si tratta di una salsa fatta con tantissimo aglio e con acciughe cotte in olio d’oliva a fuoco lento in una pentola caratteristica chiamata dian. Viene consumato invece in un altro recipiente tipico chiamato fojòt.
Questa salsa si sposa bene con vini rossi corposi piemontesi e viene usata per intingere le verdure di stagione quali verze, patate, cavolfiore e topinambur. Solitamente la bagna cauda è un piatto mangiato nella stagione autunnale, a partire dal Giorno dei Morti in poi.
La ricetta originale, quella tramandata di generazione in generazione, e considerata più attendibile è stata depositata il 7 febbraio del 2005 dalla Delegazione di Asti dell’Accademia Italiana della Cucina. Gli ingredienti della ricetta tradizionale sono: una testa d’aglio, mezzo bicchiere di olio extravergine d’oliva, 50 g di acciughe rosse e a piacere un tocchetto di burro a persona da aggiungere alla fine della cottura.
Uno degli strumenti necessari per preparare questa ricetta è il dian di terracotta. Per scongiurare le crepe ed un’eventuale rottura del recipiente vi consigliamo di mettere il dian in acqua fredda per almeno un paio di ore.
Per quanto riguarda le acciughe, vi consigliamo di tenerle a bagno in acqua fresca per 10 minuti e poi privarle della lisca, asciugare i filetti e metterle da parte per poi usarle nella ricetta.
Secondo il galateo, è vietato intingere il pane nella bagna cauda e anche prendere bocconi troppo grandi di verdure dalla salsa. Questo piatto viene vissuto come un momento di convivialità e di allegria. Attenzione al primo boccone perché la salsa viene servita e mangiata bollente