Avete mai assaggiato il leggendario cocktail di Venezia chiamato Bellini? Pochi sanno che questo celeberrimo drink, che ha conosciuto la sua fortuna oltreoceano nella Grande Mela, è stato in realtà inventato a Venezia. Caratterizzato da una bassa gradazione alcolica e da un frizzante sapore di pesca, il Bellini è ciò che resta di un’epoca che oggi non esiste più, quella dei bar del dopoguerra e dei camerieri in livrea. Siete curiosi di conoscere chi ha inventato questo cocktail e qual è la sua vera storia?
Come è nato il Bellini?
A differenza di tanti altri cocktail la cui origine e datazione è incerta ed è avvolta nella leggenda, per raccontare la storia del Bellini invece abbiamo un nome e una data ben precisa. Era una soleggiata mattina del 1948 quando il proprietario e fondatore di un famoso bar veneziano chiamato Harry’s Bar, Giovanni Cipriani, inventa un cocktail mescolando una goccia di prosecco con succo di pesca.
A differenza di tanti altri drink nati per sbaglio, il Bellini è stato inventato volutamente, per scelta e con consapevolezza. Non è nato per l’errore di un bartender, ma dall’esigenza di creare un nuovo drink in onore di una mostra del pittore Giovanni Bellini.
Giovanni Cipriani disse che l’ispirazione principale gli venne osservando la tunica di un Santo dipinto in una delle opere del celebre pittore Bellini. Il colore della tunica fu ricreato perfettamente nella bevanda dedicata al pittore cinquecentesco. Nacque così il leggendario cocktail di Venezia chiamato Bellini in onore del famoso pittore. Non è un caso se il colore del drink ricorda quello della tunica del Santo.
La fortuna del leggendario cocktail di Venezia chiamato Bellini
Da da Ernest Hemingway a Orson Welles, fino ad arrivare a Gianni Agnelli, tutti erano pazzi del Bellini, il drink di colore rosato al sapore di pesca e prosecco. Essendo non particolarmente alcolico, è adatto per ogni momento della giornata, non solo per il rito dell’aperitivo, ma persino a colazione e per il famoso brunch americano. Non a caso è proprio a New York che il Bellini conobbe grande fortuna perché veniva bevuto soprattutto dalle donne e durante il brunch domenicale.
Divenne anche simbolo di un’era di lusso e benessere, della Dolce Vita italiana e dell’eleganza senza tempo. Il Bellini fece la fortuna del bar di Giovanni Cipriani attirò personaggi famosi da ogni parte del mondo curiosi di provare la famosa ricetta nel bar che lo aveva inventato.
Oggi il Bellini è inserito nella lista IBA. Per prepararlo basta miscelare prosecco e purea di pesche bianche nel rapporto 2:1. La ricetta è davvero semplicissima e alla portata di tutti.