Quali sono gli alimenti utili per tutelare l’ambiente e per attuare una alimentazione sostenibile e rispettosa della natura: un’analisi.
Cerchiamo di comprendere meglio cosa si intende per alimentazione sostenibile, concentrandoci, nello specifico, sulla scelta dei cibi che hanno un minor impatto ambientale. Cookist ha intervistato la dottoressa Arianna Rossoni, dietista e docente di nutrizione, impegnata nel progetto “Equilibrio Donna“. Scopriamo, dunque, insieme quali sono i cibi da tenere in considerazione, seguendo i consigli dell’esperta.
Alimentazione sostenibile per tutelare l’ambiente
La sostenibilità alimentare comporta scelte che, ne fatti, rispettano di più l’ambiente e che possono essere reputate fondamentali, sopratutto ai giorni nostri, tenendo in considerazione il forte cambiamento climatico.
La dottoressa Arianna Rossoni – intevista da Cookist – sottolinea che il concetto di “cibo sostenibile” varia a seconda dei fattori che si considerano, tra i quali vi sono, per l’appunto, quelli ambientali, economici e sociali, ma non solo.Bisogna anche considerare, infatti, il rispetto per le catene di produzione.
Una pratica agricola sostenibile – infatti – si basa sul rispetto del ciclo di rigenerazione del suolo, ma anche sulla diversificazione delle colture e sull’uso limitato di pesticidi e fertilizzanti, in modo da non impattare molto sulla natura e sull’ambiente, in generale.
Cambiare le abitudini per ridurre l’impatto ambientale
Per adottare una dieta a basso impatto ambientale non è necessario cambiare, completamente, le proprie abitudini alimentari. In tal senso, infatti, si possono attuare specifiche azioni, ad esempio preferire la qualità alla quantità, consumare meno e ridurre gli sprechi: passaggi, dunque, che ci permettono di attuare un’alimentazione più consapevole.
In termini pratici, la dottoressa Rossoni chiarisce che non basta scegliere prodotti biologici o a chilometro zero. Un approccio genuinamente sostenibile considera anche come i cibi sono coltivati e trasportati. Per esempio, un prodotto a chilometro zero coltivato con l’uso intensivo di fertilizzanti può non essere sostenibile.
Inoltre, è importante inserire più prodotti vegetali nella dieta, privilegiando frutta e verdura di stagione, coltivate senza fertilizzanti e pesticidi: questa, nei fatti, è delineata come la strada consigliata sia per il benessere personale, sia per quello ambientale, che influisce – in maniera positiva – anche sulle emissioni di carbonio e sul prezzo dei cibi.
Ridurre il consumo di carne e pesce
Quanto alla carne e al pesce, la dottoressa consiglia di ridurne il consumo, per poi orientarsi verso prodotti frutto di allevamenti estensivi e pesci di piccola taglia pescati localmente. La dottoressa, però, sottolinea anche il fatto che anche gli allevamenti estensivi possono presentare varie difficoltà sul piano della sostenibilità.
Infine, l’esperta consiglia di limitare i prodotti trasformati e quelli provenienti da zone remote del mondo, in modo da ridurre l’impatto ambientale. L’acquisto diretto da produttori del luogo in cui si vive, infine, può contribuire a ridurre i passaggi intermedi nella catena di approvvigionamento, a far risparmiare risorse e a garantire un prezzo equo per le materie prime di qualità.