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Italia

Agnone e il suo palazzo dei fantasmi: la meta ideale per gli amanti dei brividi

In Molise, una delle regioni più piccole d’Italia c’è un paesino, Agnone, con una storia antica, ricca di arte e cultura che risale all’epoca dei romani. Nasce sulle rovine di Aquilonia, città sannitica, e da lì sono passati anche i Longobardi. Un luogo ricco di piccole botteghe artigiane e musei che ricordano la storia del nostro paese.

Agnone è un piccolo paesino che racconta la storia del nostro paese, l’epoca dei sanniti e l’epoca medievale, ricco di una storia millenaria con le sue numerose architetture religiose, infatti si possono visitare le tante chiese che si trovano su tutto il suo territorio, oltre al suo centro storico e un meraviglioso borgo medievale. Agnone è anche famoso per avere fatto nascere ed accolto più di una mene brillante, come noti teologi, filosofi, medici.

Antica Fonderia Marinelli: le campane

Qui si può visitare uno dei musei più antichi al mondo, ovvero il museo internazionale della campana, nato in seguito  proprio grazie ad una delle imprese familiari che cominciarono a proliferare nell’anno mille, nello specifico, l’antichissima fonderia pontificia Marinelli.

L’antica fonderia si trova non molto distante dal centro abitato, racchiusa nel borgo medievale, dove è possibile ammirare ancora oggi come avveniva il processo della lavorazione del rame, con la produzione di piccoli oggetti che successivamente venivano distribuiti alle oltre cento botteghe di ramai che si trovano ad Agnone.

Il fascino ed il culto delle botteghe e chiese di Agnone

Chi si reca in questo luogo meraviglioso, ricco di una cultura millenaria, non può non notare le tante botteghe che si trovano all’interno del suo borgo medievale. Un passo indietro nel tempo che ci riporta alla storia studiata sui banchi di scuola.

Una delle botteghe più note è quella di Corso Garibaldi, una Bottega Orafa che racconta una migrazione che c’è stata nei secoli scorsi, da parte della famiglia Borrello, una famiglia nobile e molto potente, artigiani lagunari che decisero di insediarsi ad Agnone, e furono proprio loro a permettere a tanti altri artigiani veneziani di giungere sul posto.

Tanto che un quartiere che tutt’ora è possibile visitare, quartiere Ripa, si può ammirare lo stile veneziano che lo contraddistingue da tanti altri quartieri, quasi da poter respirare un epoca veneziana.

Oltre alle numerose botteghe ad Agnone è possibile visitare anche numerose chiese, infatti ne troviamo circa tredici, una delle più note è l’antica chiesa dell’Annunziata, costruita nel 1505 ed uno stile totalmente barocco  è stata l’ultima dimora di San Francesco Caracciolo.

Un altra molto conosciuta e considerata monumento nazionale è la chiesa parrocchiale dedicato al santo Francesco D’Assisi, costruita con uno stile gotico, da evidenziare la cupola che la rende molto particolare, che ha la forma di un tamburo, ed il suo meraviglioso campanile.

Oreficeria antica di Agnone, un posto rimasto nella sua originaria ricchezza – Wineandfoodtour.it

Il mistero del palazzo Nuonno: tra realtà e leggenda

Nel centro di Agnone c’è un palazzo molto antico che divide i residenti del posto e non solo tra narrazione e realtà, negli anni passati il suo nome era Palazzo dei Conti Minutolo, viene considerato da tanti un luogo infestato dai fantasmi e presenze tutt’altro che positive, c’è chi parla addirittura della presenza del diavolo ad una certa ora della notte.

Una delle prime famiglie ad averlo abbandonato è stata la famiglia Colucci, che nel 1796 decise di porre fine alle inquietanti notti, che si manifestavano durante la loro permanenza, si racconta che si sentivano urla con apparizioni di presenze demoniache.

Successivamente appartenne alla famiglia Nuonno, da cui oggi prende il nome, ma la loro permanenza ebbe una durata breve, anche loro lasciarono il palazzo per le stesse motivazioni, notti di terrore si vivevano all’interno della dimora.

Dopo secoli di abbandono per i numerosi racconti che iniziarono a spaventare tutti, fu messa all’entrata principale del palazzo una targa che riporta una frase piuttosto indicativa che invita i visitatori a prestare attenzione alla presenza di fantasmi e dei fenomeni particolari che possono accadere in questo castello.

Storie su palazzo Nuonno

Ancora oggi c’è chi crede alla storia e chi no di questo antico palazzo, alcuni di essi raccontano che si ripetevano riti satanici ed addirittura ammucchiate di sesso che coinvolgevano anche il diavolo dopo allo scoccare della mezzanotte, e dove ci fu anche la morte di numerose coppie che partecipava a queste orge, ed a questo è dovuta la presenza di fantasmi e spiriti maligni.

Non è tutto, chi lo ha visitato parla della facilità di accesso che all’epoca c’era tra due conventi  di Frati con il convento delle suore di Santa Chiara,  si trovano entrambi ai lati del palazzo Nuonno. Quindi esso situato al centro, dove vennero ritrovati molti feti, ricollegabili ai rapporti che potevano esserci stati tra numerosi amanti

Tra i residenti del luogo di Agnone ancora oggi raccontano di aver udito delle urla durante la notte e non solo. Qualcuno addirittura sente cavalli e danze, alcuni di loro sono riusciti ad immortalare con uno scatto fotografico, una figura che appare da una finestra.

La divisione fra chi crede e chi no è come sempre molta netta in storie di queste genere, voi da quale parte state?!

Marianna Somma

“So scrivere senza guardare la tastiera. Ma non so guardare la tastiera senza scrivere". Una storica dell'arte votata al copywriting. Svizzera nella precisione, partenopea nell'approccio positivo alla vita.